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Inter, la coppia perfetta che… non gioca quasi mai insieme: dietro la ThuLa, le scelte di Inzaghi e l’errore della società

Inter, Lautaro e Thuram, insieme, sono una delle coppie d’attacco più micidiali d’Europa. Per caratteristiche fisiche, tecniche e tattiche, forse la meglio assortita del continente. Non i due attaccanti più forti in assoluto, ma insieme i migliori. Un’armonia perfetta, resa però difficile da turnover obbligato, infortuni e forzature dovute a mancanza di alternative.

In questa stagione massacrante, l’Inter ha disputato 53 partite. Ma solo in 36 occasioni la coppia è scesa in campo contemporaneamente, per un totale di 2292 minuti. E di queste 36, appena 25 hanno visto i due restare insieme sul rettangolo di gioco per almeno 60 minuti. Il “bilancino” di Simone Inzaghi è diventato uno strumento obbligato: ha dovuto gestirli, preservarli, dosarli. Oppure, controvoglia, semplicemente farne a meno.

Thuram ha saltato 7 partite per problemi fisici, Lautaro 4. In 17 gare, il tecnico ha dovuto rinunciare a uno dei due. Eppure, i numeri raccontano un impatto devastante: 21 gol per Lautaro (8 in Champions, 12 in Serie A, 1 in Supercoppa), 18 gol per Thuram (4 in Champions, 14 in campionato). Quando hanno giocato insieme, l’argentino ha segnato 17 volte, il francese 15.

Una simbiosi devastante, che ha retto finché ha potuto. Ma dietro di loro, il vuoto. I numeri parlano chiaro: Taremi, Arnautovic e Correa (quest’ultimo escluso dalla lista Champions) insieme hanno segnato appena 11 gol, ma 7 di questi li ha siglati l’austriaco. Correa e Taremi i due e hanno segnati 4 in una stagione. È una differenza abissale. Un divario che solleva interrogativi su alcune scelte della dirigenza, a monte ma soprattutto a Gennaio.

Inzaghi ha dovuto fare di necessità virtù, ma è evidente che la qualità offensiva dell’Inter è tutta concentrata nella prima linea titolare. E la mancanza di alternative, oggi, è un problema. L’errore di non rafforzare la rosa in Gennaio ora presenta il conto. E tutti, in casa Inter, sperano che non sia troppo salato, però intanto Lautaro dovrà saltare il ritorno con il Barcellona.

Inter, dietro la ThuLa il deserto

Non sarebbe meglio evitare all’argentino il derby di Coppa Italia, visto che giocava ininterrottamente da più di 500 minuti? Qui l’errore non è della società, ma di Inzaghi e degli stessi giocatori, che non si sono resi contro del rischio. Perciò la domanda è semplice, ma provoca il mal di pancia: è stata un’idea furba schierare Lautaro in Coppa Italia per poi non disporne nella semifinale di ritorno di Champions?

Magari si sarebbe infortunato ugualmente, ma di sicuro con una settimana di riposo anziché con le fatiche di un derby nei muscoli, i rischi sarebbero stati minori. E ora contro il Barcellona, dopo il 3-3 dell’andata al Montjuic, l’Inter giocherà senza il capitano, e con lui salta di nuovo la coppia perfetta.

Una perdita pesantissima. E ora tocca a Taremi o Arnautovic, uno dei due, forse entrambi, dare senso a una stagione che fin qui li ha visti ai margini, soprattutto l’iraniano, letteralmente irriconoscibile. Ma ormai non c’è tempo per i rimpianti. Con una semifinale di Champions da disputare davanti a un San Siro ribollente, servirà l’aiuto di tutti. Peccato non avere quello di Lautaro e della ThuLa, però.

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