
Un caso legato a insulti razzisti, e alla successiva, pesantissima squalifica comminata al responsabile del misfatto, scuote il calcio italiano. Il Giudice Sportivo di Serie B ha inflitto dieci giornate di squalifica a Franco Vazquez, oggi alla Cremonese, per un insulto razzista rivolto a Mehdi Dorval, difensore del Bari, al termine della sfida tra le due squadre dello scorso 15 febbraio.
Ieri decisioni Giudice Sportivo #SerieB /1#BariCremonese dello scorso 15 febbraio
— TabellaMercatoB (@tabellamercatob) March 12, 2025
Stangata a Franco Vazquez (#Cremonese)
10 giornata di squalifica per aver rivolto a Mehdi Dorval (#Bari) un insulto razzialehttps://t.co/1BtM7AvJ1T
La Società farà ricorsohttps://t.co/nyOr1Yki7h pic.twitter.com/vEFAt38LQM
La decisione arriva dopo un supplemento di indagini, che hanno confermato quanto denunciato dal tecnico dei pugliesi, Moreno Longo. Quest’ultimo aveva dichiarato pubblicamente l’accaduto, riportando la frase offensiva rivolta da Vazquez al giocatore algerino. “Non si può stare sempre zitti”, aveva detto l’allenatore, condannando fermamente l’episodio.
La Cremonese, dal canto suo, ha rilasciato un comunicato ufficiale nel quale prende atto della squalifica, ma esprime fiducia nel proprio giocatore, dichiarando di voler intraprendere azioni legali per dimostrare la sua innocenza nei successivi gradi di giudizio. Nel comunicato, la Cremonese ribadisce inoltre il proprio impegno nella lotta contro il razzismo, sottolineando il valore educativo del club. (continua dopo la foto)

L’episodio si inserisce in un contesto più ampio di discriminazione nel calcio e nella società. Dalla Prima Categoria ai campionati giovanili, ogni settimana emergono casi di insulti razzisti, spesso minimizzati sotto il pretesto della “tensione agonistica“. La severità delle sanzioni è un segnale chiaro: il razzismo non può essere tollerato né in campo né fuori.
Un gesto significativo è arrivato proprio dal tecnico della Cremonese, Giovanni Stroppa, che subito dopo il match si era recato nello spogliatoio del Bari per porgere le sue scuse a Dorval. Un passo importante, ma che da solo non basta: per sradicare il razzismo dallo sport servono denunce, intransigenza e un cambiamento culturale profondo.