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Come cambierebbe il Milan con Javi Guerra: le differenze con Reijnders

Il Milan riflette sul futuro del proprio centrocampo e nel mirino, tra le opzioni, spunta Javi Guerra, uno dei giovani più promettenti del Valencia. L’idea è chiara: trovare un giocatore in grado di garantire tecnica e palleggio, pur sapendo che sostituire Tijjani Reijnders non è affatto semplice.

Lo spagnolo è un centrocampista tecnico ed elegante, alto (1,90) e bravo a chiedere palla e ad alternare appoggi semplici, filtranti e cambi di gioco. Ma se lo si guarda con la lente dei dati, le differenze con Reijnders emergono subito: meno gol, meno passaggi chiave, meno palloni recuperati. (continua dopo la foto)

Nell’ultima stagione, Javi Guerra ha segnato 3 gol, uno in più dell’annata precedente, mentre Reijnders, nel suo ultimo anno all’AZ, aveva chiuso con 7 reti e 11 assist, imponendosi anche in Europa League come uomo ovunque.

I numeri dicono che Reijnders produceva quasi 2 passaggi chiave a partita, Guerra ne confeziona 0,61. Nei recuperi difensivi, stessa storia: 6,33 palloni recuperati per l’olandese, 4,53 per lo spagnolo. A favore di Guerra gioca però il contesto: la Liga è un campionato di livello superiore all’Eredivisie e qualche differenza statistica ci sta.

Il paragone più immediato, a livello di stile, porta ad Adrien Rabiot. Guerra, come il francese, occupa zone ampie del campo, si muove con eleganza ma senza intensità da motorino instancabile. Rabiot resta più ancorato a sinistra, Guerra si muove di più su tutto il fronte. I margini di crescita, però, ci sono: con continuità e inserimenti, Javi potrebbe portare qualche gol in più, che al Milan non guasterebbe.

Qualcuno ha osato accostare Guerra a Luka Modric, ma la distanza è abissale: Modric vive di pallone, inventa linee di passaggio, disegna gioco. Guerra, semmai, potrebbe convivere con un regista puro come Modric: Luka davanti alla difesa, Javi mezzala più libera di attaccare. Una suggestione che a Casa Milan piace, ma che va negoziata con un Valencia che non ha fretta di cedere. (continua dopo la foto)

In sintesi: Javi Guerra garantirebbe palleggio, centimetri e ordine, ma dovrebbe crescere in cattiveria offensiva per replicare l’impatto avuto da Reijnders, che dopo un primo anno di ambientamento è diventato uno dei migliori rossoneri. Se davvero sarà lui il prescelto, sarà chiamato a fare un salto di qualità: San Siro non aspetta.

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