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I segreti del Padel, il cugino del tennis amato dalle celebrità

I segreti del Padel, il cugino del tennis amato dalle celebrità

Non è passata una settimana dalla storica dodicesima vittoria del Roland Garros da parte di Rafa Nadal, e potrebbe esser strano tornare a parlare del tennista spagnolo, ma qui la terra rossa non c’entra niente. L’attuale numero due del ranking ATP si stara sicuramente godendo il meritato riposo – si spera – e magari dedicandosi a una delle sue più grandi passioni. Quella per il Padel, che condivide con sempre più giocatori, in Spagna e nel mondo. Considerato generalmente come una sorta di cugino del tennis, quello che viene spesso descritto come sport nato per errore sembra esser molto apprezzato soprattutto dalle celebrità… Ma quali sono i suoi segreti?

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I campioni e il Padel

Ma chi è il Messi del Padel? Lo chiamano “La leggenda di Pehuajo”, dal paesino argentino dove è nato 16 anni fa, ma per tutto il mondo Fernando Belasteguin è solo “Bela“. È lui a tirare la volata allo sport inventato da Enrique Corcuera nel 1969, ad Acapulco. Ed è lui a presentarlo, definendolo “uno sport spettacolare”. Sicuramente uno sport accessibile a tutti, e facilmente. Visto che per giocarlo “non servono attrezzature costose” e non serve essere “capace o particolarmente informato sulle regole”, come spiegava il campioncino a Ansa Lifestyle.

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Da Totti a Neymar, i vip lo amano

Da noi lo conosciamo per averlo visto giocare a personaggi come Francesco Totti, immortalato nelle foto della Notte dei Re con la racchetta in mano e appassionato al punto da farsene costruire un campo privato nel giardino di casa. Ma come lui anche Radja Nainggolan e Vincent Candela, il ct azzurro Roberto Mancini e Luigi Di Biagio. “In Spagna il gioco è molto popolare – spiega Gianfranco Nirdaci, coordinatore nazionale della disciplina al Sole 24 ore. – Ma in Europa subito dopo ci siamo noi, e i nostri trend di crescita sono veramente più alti“.

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Al di là dei Pirenei persino José María Aznar lo pratica. Anche se sicuramente a molti suoneranno più familiari i nomi del suddetto Rafa Nadal e dei vari Carles Puyol, Gerard Piqué, Bertín Osborne, Fernando Alonso, Vicente del Bosque, Andrés Iniesta, Iker Casillas… E se Neymar dovrà stare a riposo per un po’ e Novak Djokovic se ne è già fatto promoter (come visto al Madrid Open, dove ha sfoggiato le sue racchette Head), Zlatan Ibrahimovic ha appena aperto il club PadelZenter a Stoccolma, invitando l’ex compagno Paul Pogba all’inaugurazione.

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Consigli per chi inizia

Il fatto che chiunque possa darsi al Padel con tanta facilità, comporta che molti lo facciano con fin troppa leggerezza. Magari senza che qualcuno gli spieghi come trarne il meglio e come evitare gli errori più banali e diffusi tra i principianti… e alcuni praticanti. Quello di sbagliare l’impugnatura in una volée o il tempo di caricamento di un colpo d’attacco, per esempio. E ancora, la posizione dei piedi quando si colpisce la palla o nel cercare l’equilibrio giusto. Oltre ovviamente al più diffuso, visto che la maggior parte dei giocatori tende a esser poco mobile sui piedi, finendo con il trovarsi con il corpo nella posizione meno indicata per ricevere correttamente.

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