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Giro d’Italia, le curiosità di un sogno che dura da 110 anni

Giro d'Italia

In questa gara a tappe c’è chi ci vede un sogno, chi un incubo vista la difficoltà della competizione, chi un pezzetto di storia d’Italia. Probabilmente il Giro è tutte e tre queste cose e anche molto altro. Soprattutto è una sfida agonistica che ricorda quanto uno sport come il ciclismo, fosse fino a qualche decennio fa il vero sport capace di unire una nazione. Oggi parte di quell’ideale rimane, anche se il primato è tallonato da vicino da discipline come il calcio e per questo è sempre tempo di tirare fuori l’album dei ricordi. Ora è il momento di prenderlo ancora una volta e sfogliarlo nella parte dedicata alle curiosità della storia del Giro. Ecco aneddoti, primati, episodi unici che hanno lasciato il segno.

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Giro d’Italia: le curiosità della manifestazione su due ruote

Forse non tutti sanno che il Giro nasce come iniziativa istituita dalla Gazzetta dello Sport il 24 agosto 1908. La prima edizione partì il 13 maggio del 1909 e il primo vincitore fu Luigi Ganna. Il legame con il quotidiano sportivo, le cui pagine sono stampate su carta rosata, fu segnato anche dalla celebre maglia rosa, l’indumento indossato dal leader della classifica generale nel corso delle varie tappe.

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Se parliamo di record, dei top winner della corsa, tra gli italiani sono ricordati Fausto Coppi e Alfredo Binda per il più alto numero di vittorie. Coppi fu anche il ciclista più giovane nella storia del Giro a vincere la competizione. Bernard Hinault, fu invece l’unico a vincere tutte le edizioni a cui partecipò. E se citiamo i corridori e il loro comportamento durante la competizione, non possiamo non raccontare di come nel 1909, durante la seconda tappa, i concorrenti Guglielmo Lodesani, Vincenzo Granata e Andrea Provinciali, pensarono di recuperare il ritardo accumulato salendo su un treno. Tuttavia furono riconosciuti da alcuni giudici presenti sul mezzo di locomozione e squalificati. Invece ci furono anche edizioni più ‘povere’. Nel 1914, 8 corridori su 81 tagliarono il traguardo finale. Lucca-Roma invece è conosciuta come la tappa più lunga del Giro, circa 404 chilometri. Infine, e di nuovo parliamo di pettorine, quest’anno nella tappa tra Orbetello e Frascati si è visto pure l’attore Terence Hill protagonista di una gag al traguardo creata ad hoc per promuovere Don Matteo 12. E il mito continua.