Il 2019 del calcio sta per terminare ed è tempo di primi bilanci. In questo anno solare, la Serie A ha proposto tanti giovani talenti in grado di conquistarsi, attraverso prestazioni convincenti, la fiducia dei rispettivi allenatori. Ecco quali sono le dieci stelle, italiane e straniere, che hanno maggiormente impressionato.
Alex Meret. La porta del Napoli è blindata
Prosegue la dinastia dei grandi portieri italiani. Oltre a Gianluigi Donnarumma un altro talento tra i pali è Alex Meret, grande protagonista nel 2019 con la maglia del Napoli. Dopo i primi mesi passati ai box per una frattura del terzo medio dell’ulna sinistra, l’ex Spal ha guadagnato sempre più minutaggio tra i pali della porta partenopea. Nella scorsa stagione ha totalizzato 14 presenze in A, con ben 7 gare concluse a porta inviolata. In questi tormentati primi mesi stagionali per gli azzurri, è stato uno dei pochi elementi convincenti.
Gianluca Mancini. La Roma ha un tuttofare
Vai via dall’Atalanta e poi ti perdi. Così ha funzionato per molti talenti esplosi nello splendido meccanismo a orologeria creato da Gian Piero Gasperini negli ultimi anni. Non è andata così a Gianluca Mancini, difensore che a Roma sta confermando quanto di buono aveva fatto vedere a Bergamo. Oltre a far vedere in giallorosso le sue ottime doti difensive che avevano fatto innamorare gli atalantini, Mancini ha mostrato anche una grande duttilità ricoprendo nel migliore dei modi anche il ruolo di centrocampista. Una capacità di adattamento che fa gola anche al ct Roberto Mancini in vista degli Europei.
Alessandro Bastoni. La scommessa vinta da Conte
La rocciosa difesa dell’Inter parla anche italiano. I nerazzurri, in testa alla classifica a pari punti con la Juventus, vantano il reparto arretrato meno battuto della Serie A: merito tra gli altri di un talento su cui Antonio Conte ha riversato molte speranze. Si tratta di Alessandro Bastoni, centrale cresciuto nel vivaio dell’Atalanta e acquistato dall’Inter 2018, prima di fare un anno di esperienza in prestito al Parma. Dopo l’ottima annata in gialloblù Conte non ha sentito ragioni, confermandolo nonostante le numerose richieste. Fiducia ampiamente ripagata da Bastoni, che si sta rivelando come il presente e il futuro della difesa interista.
Luca Pellegrini. La freccia di Maran
Immediato adattamento alla massima serie, per un terzino che fa della velocità la sua arma migliore. Si tratta di Luca Pellegrini, esterno difensivo sinistro cresciuto nel vivaio della Roma. Nel gennaio 2019 è passato in prestito al Cagliari per fare esperienza, giocando con grande continuità. Le sue prestazioni hanno attirato l’interesse della Juventus, che lo ha acquistato per poi rimandarlo in prestito in rossoblù. Nella formazione di Rolando Maran, che sta occupando stabilmente i piani alti della classifica, è uno degli elementi più importanti. Già tre assist vincenti nelle prime 12 partite disputate.
Sandro Tonali. La luce che guida il Brescia
La fantasia è al potere e scorre irrefrenabile, che si parli di Serie A o B. Una frase che descrive alla perfezione il 2019 di Sandro Tonali, talento cristallino del panorama calcistico italiano. Dopo aver strabiliato in Serie B con la maglia del Brescia, trascinato alla vittoria del campionato a suon di giocate illuminanti, Tonali non ha patito minimamente il salto in massima serie. Soprattutto nelle partite contro le big del calcio italiano, il centrocampista ha lasciato tutti a bocca aperta per la sicurezza con cui ha effettuato qualsiasi giocata pur trovandosi contro avversari di caratura mondiale. La salvezza delle rondinelle passa molto dai suoi piedi fatati.
Gaetano Castrovilli. La qualità fatta in casa
Non guardare l’erba di casa, ma concentrarsi su altri campi italiani o esteri. Una metafora che fotografa la frequente mancanza da parte dei tecnici italiani nei ragazzi cresciuti nel proprio settore giovanile. Una consuetudine che non vale per Vincenzo Montella, che invece ha puntato molto in estate sui ragazzi cresciuti nella Fiorentina. Chi ha stupito maggiormente è Gaetano Castrovilli, autentica guida del centrocampo viola nella prima parte di stagione. Dopo la gavetta in B tra Bari e Cremonese si è preso il centrocampo gigliato, risultando determinante con 3 gol e 2 assist in 16 partite.
Dejan Kulusevski. Il vichingo che l’Inter sogna
Con qualità e strapotenza fisica, il gioiello del vivaio atalantino ha azzannato la massima serie. Il ragazzo in questione è Dejan Kulusevski: esterno offensivo cresciuto nell’Atalanta e fiore all’occhiello della Primavera nerazzurra negli ultimi anni. Dopo i primi assaggi di A nella corsa stagione, lo svedese in estate è stato ceduto in prestito al Parma. Difficile ricordare un impatto così devastante in A per un giovane che viene dalla Primavera: 4 gol e 7 assist in 17 partite, oltre alla sensazione che possa ambire già a club importanti. Conte lo desidera e l’Inter sta facendo di tutto per portarlo a Milano già a gennaio.
Nicolò Zaniolo. Il gioiello della Roma e dell’Italia
In una notte di Champions, una stella che aveva già dato prova della sua brillantezza ha cominciato a splendere con straordinaria prepotenza. Quella stella si chiama Nicolò Zaniolo, senza ombra di dubbio il talento più lucente del calcio italiano. Il suo 2019 è stato semplicemente fantastico, con la doppietta segnata al Porto in Champions con la maglia della Roma come ciliegina sulla torta. Reti belle importanti in tutte le competizioni, giocate d’autore e un‘importanza crescente nello scacchiere romanista (oltre a quello della Nazionale). Così Zaniolo si sta prendendo la scena del panorama calcistico italiano e non solo.
Riccardo Orsolini. L’arma segreta di Mihajlovic
Il simbolo della riscossa del Bologna, che dai bassifondi della classifica è riemerso verso posizioni più consone alla sua tradizione. Nella splendida salvezza rossoblù della scorsa stagione targata Sinisa Mihajlovic, un grande merito l’ha avuto l’esterno offensivo Riccardo Orsolini. Letteralmente scatenato nel girone di ritorno, con 6 gol e 3 assist, l’ex Atalanta ha confermato le sue ottime doti nella prima parte di questa stagione. 4 reti e 5 assist in 17 partite: numeri che gli valgono di diritto un posto tra i migliori talenti azzurri.
Sebastiano Esposito. Record in tenera età
Sempre il più piccolo, ma con una grande voglia di sfondare. Bruciare le tappe è diventata ormai una meravigliosa consuetudine per Sebastiano Esposito, attaccante classe 2002 in forza all’Inter. Nella scorsa stagione era una stella della Primavera, pur essendo sotto età. Un evento che si è ripetuto negli ultimi mesi, quando è entrato in pianta stabile in prima squadra. Prima alternativa di Lautaro e Lukaku, Esposito è già entrato nella storia dell’Inter. Nella sua prima gara da titolare, in casa contro il Genoa, ha segnato il rigore del 3-0 diventando il giocatore nerazzurro più giovane (17 anni e 172 giorni) a segnare a San Siro.