Patrick Vieira, ufficialmente nuovo allenatore del Genoa fino al 30 giugno 2026, ha optato per un approccio graduale, mostrando grande cautela al suo ingresso nel mondo rossoblù. Il tecnico francese, infatti, ha iniziato il suo incarico con una prima conversazione esplorativa con la squadra durante la giornata di ieri, seguita poi da una sessione di allenamento pomeridiana.
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— Genoa CFC (@GenoaCFC) November 20, 2024
Vieira, in vista dell’incontro imminente con il Cagliari, ha scelto di non stravolgere immediatamente la tattica del gruppo, lasciando tempo ai giocatori per assorbire i suoi principi di gioco ben diversi da quelli di Gilardino. A livello tattico, Vieira dovrebbe partire dal 4-2-3-1, modulo che ha spesso utilizzato nelle sue esperienze precedenti. Inoltre, ha dedicato attenzione particolare a Mario Balotelli, che aveva già allenato al Nizza. I rapporti tra i due non erano stati facili, ma fin dal suo annuncio come nuovo allenatore del Genoa il tecnico ha aperto a un dialogo costruttivo, tanto che il presidente Zangrillo ha espresso fiducia in una loro riconciliazione. “Sono due persone intelligenti, si abbracceranno davanti a me,” ha affermato, indicando che il passato sarà messo da parte.
Ma cosa ha portato il Genoa a scegliere Vieira? Il club aveva già avviato una ricerca in previsione di un cambio in panchina e, dopo varie valutazioni, il direttore sportivo Ottolini e il responsabile dell’area tecnica Spors hanno identificato Vieira come il candidato ideale. Successivamente, l’amministratore delegato Blazquez ha completato l’operazione. Vieira è stato considerato per la sua conoscenza del calcio internazionale, maturata in MLS, Premier League e Ligue 1, oltre al suo studio approfondito del calcio italiano. Viene visto come un profilo capace di gestire con flessibilità e di adattarsi a situazioni diverse, caratteristiche ritenute fondamentali per il Genoa in questo momento.
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