Le immagini televisive sono chiare e la squalifica è arrivata. Il giudice sportivo ha fermato Franck Ribery per tre giornate di campionato, con una multa di 20mila euro per “condotta gravemente irriguardosa nei confronti di un assistente che si concretizzava, oltre che in parole irrispettose, in una spinta con un braccio sul petto, spostando il medesimo leggermente, nonché in un’ulteriore spinta afferrandolo per un braccio”.
Il fallo su Sottil
Al termine di Fiorentina-Lazio il francese aveva spintonato il guardalinee Matteo Passeri prima di rientrare negli spogliatoi. Per il calciatore, espulso come riportato nel referto dell’arbitro Marco Guida, è arrivata la stangata: tre turni di stop. A mandare su tutte le furie il campione francese e la Fiorentina, il gol della vittoria biancoceleste firmato da Ciro Immobile. L’azione che ha portato alla rete del bomber campano è iniziata con un fallo netto di Jordan Lukaku su Riccardo Sottil non sanzionato dal direttore di gara. Dopo la verifica del Var, il gol è stato convalidato.
Fermato anche Montella
Quello che più ha dato fastidio ai viola, è stato il comportamento del direttore di gara. “Non capisco perché non sia andato a rivedere un intervento in un episodio chiave della partita, che poi visto in tv è fallo netto. Non ho capito – ha detto a fine partita l’allenatore della Fiorentina, Vincenzo Montella, fermato anche lui per un turno insieme a Luca Ranieri, espulso durante la gara – perché il Var non l’ha chiamato. È questo che dà fastidio. Tra fischiare e non fischiare c’è un mondo. E siccome non è la prima volta da quest’anno sono nervoso. Se non è fallo quello, ditemi voi quale? Ci poteva stare il rigore alla Lazio, ma secondo me – ha concluso – è una cosa grave non andare a vedere il fallo su Sottil”.
Il nervosismo di Ribery era nato una manciata di minuti prima, quando al minuto 73 il tecnico viola lo ha sostituito con Kevin-Prince Boateng. Un cambio non gradito e accompagnato da sbracciate plateali. “Mi piacciono la sua rabbia e la sua adrenalina, ma l’ho visto stanco”, ha detto Montella a fine gara. Al termine della partita, il francese si è alzato dalla panchina ed è stato tra i più agitati. Potrebbe pagare molto cara la sua irruenza nelle proteste.
Ribery: “Chiedo scusa, ma meritiamo più rispetto”
“Mi dispiace molto per ieri sera, chiedo scusa ai miei compagni, al Mister, ai tifosi. Chiedo scusa – ha scritto Ribery sui propri canali social – anche al signor Passeri perché a fine partita ero molto nervoso e dispiaciuto e spero possa comprendere quale era il mio stato d’animo. Vorrei sempre stare in campo e dare una mano ai miei compagni, perché sono venuto qui a Firenze per questa città e questa società e – ha aggiunto il francese – mi aspetto per la Fiorentina più attenzione, attenzione che viene data agli altri club, per il grande lavoro che stiamo facendo ogni giorno tutti quanti insieme”.
Commisso: “Servono arbitri all’altezza”
“Non mi è piaciuto affatto quel che è successo – ha detto il giorno dopo a Radio Anch’io Sport il patron viola, Rocco Commisso -, credevo che dopo la partita con il Napoli avessimo finito con certi arbitraggi. È scandaloso quello che è successo. L’arbitro – ha precisato Commisso – doveva almeno andare al Var, poi si può pure accettare la decisione. Non capisco queste cose, non sono sereno”.
Il presidente viola ha riconosciuto l’errore di Ribery pur coccolando il suo gioiello. “Lui poveretto era nervoso, quando uno diventa nervoso capita che commette un errore. Nella mia azienda ci sono 4.500 dipendenti, se ogni volta che fanno un errore li caccio via, poi che succede? Se sarà squalificato – ha concluso – faremo qualcosa, ci sono regole internazionali che i giocatori devono rispettare. ma anche gli arbitri devono essere all’altezza”.