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Atletica, finali Diamond League: i risultati degli italiani

Finali Diamond League

Finali Diamond League. La stagione dell’atletica internazionale si conclude all’incantevole Stadio Re Baldovino di Bruxelles, Belgio, sede delle finali della Wanda Diamond League 2024. Un evento che celebra le stelle più luminose dell’intera stagione, premiando il “migliore tra i migliori”.

Mattia Furlani chiude al quarto posto nella competizione di salto in lungo, una prova fortemente influenzata dalla temperatura di 13°C, che ha inciso notevolmente sul corso della gara. Mattia, argento ai Mondiali Indoor e agli Europei, nonché bronzo alle Olimpiadi, segna 7.88 al primo tentativo, piazzandosi temporaneamente al terzo posto, ma non riesce a migliorarsi ulteriormente. Alla fine, si classifica al quarto posto. La vittoria va a Tajay Gayle della Giamaica con 8.28 metri (e un premio di 30.000 dollari), seguito dallo svizzero Ehammer al secondo posto, mentre il campione olimpico Tentoglu si piazza terzo con un salto di 8.15 metri all’ultimo tentativo.

Nei 110 ostacoli, Lorenzo Simonelli sostituisce il dominatore della stagione Grant Holloway e compete brillantemente contro il francese Sasha Zhoya, vincitore al Golden Gala e secondo a Zurigo. Zhoya si aggiudica la gara con il tempo di 13″16, mentre Simonelli chiude secondo in 13″22, con lo statunitense Freddie Crittenden terzo con 13″24. Simonelli guida fino al nono ostacolo, ma alla fine è Zhoya a prevalere nel rush finale. È stato un duello magnifico, significativo non solo per il presente ma anche per il futuro della specialità. “Non pensavo di poter correre in 13.22 a metà settembre”, commenta Simonelli. “Non so da dove abbia trovato le energie. Devo molto alle indicazioni tecniche del coach Giorgio Frinolli. È stata una stagione quasi perfetta e ora vado in vacanza con il sorriso. Finalmente ho ritrovato un po’ di fiducia dopo Parigi…”

Poca gloria, invece, per Dariya Derkach nel salto triplo femminile: l’atleta dell’Aeronautica si classifica sesta su sei, raggiungendo la misura massima di 13.45 metri. Non abbastanza per salire sul podio, dove sorridono Perez Hernandez, cubana prima con 14.37 metri, Ricketts, giamaicana seconda con 14.22 metri, e Smith, un’altra giamaicana terza con 14.11 metri.

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