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“E’ un miracolato”. Il video della terribile caduta di Sarrazin a Bormio: come sta ora

Cyprien Sarrazin è stato sottoposto a un intervento chirurgico nella serata di venerdì per decomprimere l’ematoma intracranico riportato in seguito alla spaventosa caduta durante le prove di discesa libera a Bormio. La federazione francese ha comunicato che l’operazione è riuscita e che lo sciatore, attualmente sotto anestesia, rimane in terapia intensiva neurologica presso l’ospedale di Sondalo, in provincia di Sondrio.

La caduta di Sarrazin è avvenuta sull’ultima difficoltà della pista Stelvio, dove il francese, leader agli intermedi, ha perso il controllo degli sci decollando sopra un dosso e rimbalzando violentemente sulla superficie ghiacciata. Dopo una lunga scivolata, durante la quale ha colpito più volte testa e schiena, è stato fermato dalle reti di protezione. Soccorso sul posto e dichiarato cosciente, è stato poi evacuato in elicottero verso l’ospedale. L’incidente è avvenuto in un momento di grande forma per Sarrazin, che proprio a Bormio aveva trionfato un anno fa e che si era distinto con il miglior tempo nelle prove precedenti. (segue dopo il VIDEO)

Le polemiche sulla sicurezza e l’opinione dei campioni di Sci

L’incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle piste di Bormio, tradizionalmente riconosciute come tra le più difficili del circuito mondiale. Lo sciatore francese Nils Allègre ha duramente criticato gli organizzatori, definendo la pista Stelvio “irrispettosa per gli atleti” e inadeguata in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. “Sono 40 anni che preparano le piste, ma continuano a creare condizioni pericolose. Non meritano di ospitare i Giochi”, ha dichiarato.

Sebastien Amiez, ex vincitore della Coppa del Mondo di slalom, ha definito Sarrazin un “miracolato”. “Non ti salvi con un casco o un airbag”, ha commentato, sottolineando come la pista di Bormio sia notoriamente temuta dagli atleti. Anche Marco Odermatt, campione olimpico e vincitore della Coppa del Mondo, ha evidenziato le difficoltà della Stelvio: “È la gara più dura dell’anno. L’alternanza tra tratti ghiacciati e neve aggressiva rende tutto estremamente imprevedibile. Sciare qui è una lotta per la sopravvivenza”.

La caduta di Sarrazin, insieme ad altri incidenti avvenuti durante le prove, ha sollevato interrogativi sulla preparazione della pista e sulla gestione della sicurezza, gettando un’ombra su un evento che, nonostante tutto, continua a rappresentare una sfida iconica nel calendario dello sci alpino.

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