La partita di Conference League tra Cukaricki e Fiorentina a Belgrado e vinta dai viola per 1-0, è stata macchiata da un episodio vergognoso di razzismo. Al 20’ del primo tempo, l’attaccante senegalese del club serbo, Ibrahima Ndiaye, è stato vittima di insulti razzisti provenienti dalla tribuna dove erano presenti i suoi stessi tifosi. Il giocatore, che poco prima era stato ammonito per un fallo su Biraghi, ha segnalato la situazione all’arbitro assistente, che ha avvisato il direttore di gara, il tedesco Robert Schröder.
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L’arbitro ha deciso di sospendere momentaneamente la partita, seguendo il protocollo Uefa, e ha chiesto l’intervento dello speaker dello stadio, che ha invitato i responsabili a cessare i cori discriminatori. Nel frattempo, Ndiaye è stato consolato e difeso dai suoi compagni di squadra e da alcuni giocatori della Fiorentina, come Duncan e Biraghi, che hanno mostrato solidarietà e fair play. Dopo circa due minuti, la partita è ripresa, tra gli applausi del resto del pubblico, mentre le autorità hanno individuato e arrestavano lo spettatore colpevole degli insulti.
Cosa rischia il Cukaricki
Si tratta di un ennesimo episodio di razzismo e che richiede una condanna severa e delle sanzioni esemplari. Il Cukaricki, oltre a perdere la partita e a uscire dalla competizione europea sul campo, potrebbe infatti incorrere in una multa o in una chiusura parziale o totale dello stadio da parte della Uefa, che ha avviato un’inchiesta sull’accaduto. La Fiorentina, invece, ha espresso il suo disappunto e la sua vicinanza a Ndiaye.