1986: sotto il segno di Diego Armando Maradona
Nel 1986 l’Argentina vince per la seconda volta la coppa del mondo. Un trionfo sotto l’unico e irripetibile segno di Diego Armando Maradona. Il percorso ha il suo avvio simbolico quando l’Albiceleste affronta l’Inghilterra ai quarti di finale. Dopo un tempo il punteggio è ancora bloccato sullo 0-0. Al 6′ della ripresa c’è un pallone lanciato verso la porta difesa da Shilton, Maradona salta per colpirlo di testa, ma è la mano di Diego appoggiata alla nuca che tocca la sfera e la fa entrare in rete. Gli inglesi protestano, ma il guardalinee non fa una piega e l’arbitro Ali Bin Nasser convalida il gol. Diego dirà : “Il pallone un poco l’ho toccato con la cabeza de Maradona, un poco con la mano de Dios“.
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Pochi minuti dopo la leggenda argentina risolve ogni dubbio dribblando mezza difesa avversaria dalla metà campo e infilando Shilton in uscita. 52 metri di corsa e 6 avversari superati: uno dei gol più belli e iconici della storia del calcio. In semifinale la Selección batte 2-0 il Belgio (doppietta di Diego) e in finale invece 3-2 contro la Germania (dove Maradona sigla l’assist per il decisivo 3-2 di Burruchaga). Il commissario tecnico argentino Carlos Biliardo ha detto di quell’impresa: “A Maradona ho chiesto di obbedirmi ciecamente per trenta giorni, e avrei fatto di lui un campione del Mondo. Gli dissi: voglio sapere anche quando vai a fare pipì. Lui mi strinse la mano“. Quel Mondiale in Messico infiamma definitivamente la leggenda di Diego Armando Maradona e lo fa diventare D1OS. Termina la competizione con cinque gol e cinque assist nelle sette partite. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
