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Contapassi e tracker, quando il fitness è inconsapevole

Contapassi e tracker, quando il fitness è inconsapevole

Lo sport, come del resto altri campi della vita, è stato rivoluzionato dalla presenza e dall’accuratezza delle metriche. Questo significa che quando si tratta di calcolare i valori della performance, successo e traguardi possono essere misurati con molta più facilità grazie a un oggetto come il contapassi da polso. Così il proprio peso specifico di atleta o di amatore viene valutato per la prima volta senza la compagnia di un terzo, allenatore o personal trainer, ma solo per mezzo della tecnologia. Quindi qualcosa di rivoluzionario, qualcosa di bello, qualcosa che è persino portatile e smart.

I contapassi da polso sono una delle facce di questa rivoluzione. E questo non è vero soltanto su larga scala, ovvero quando gli oggetti diventano strumento dell’agonismo, ma anche per quanto riguarda soggetti che vivono un’attività fisica bassa o moderata. O addirittura per quelli che di dinamico hanno solo lo stress della vita moderna. Grazie alle app integrate con gli smartphone e grazie ai braccialetti hi-tech, può succedere che il tragitto da casa al lavoro diventi un momento di fitness inconsapevole. E che a fine giornata, grazie al display, ci si renda conto di essersi mossi a sufficienza o più di quanto preventivato.

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Contapassi da polso: come sceglierli

Tra le caratteristiche più richieste dei tracker, ci sono sicuramente la completezza e la capacità di stupire. C’è chi si mette al polso un accessorio accontentandosi di misurare i passi percorsi e chi invece non rinuncia al conteggio delle calorie bruciate. Ci sono soggetti per i quali il design non è poi così importante, quelli che si ripetono il mantra ‘basta che funzioni’, e invece i consumatori che vogliono scegliere colore e tipo di display nel dettaglio. Ancora esistono apparecchi che si ‘limitano’ a misurare l’attività fisica, altri ancora che ampliano il concetto di benessere a 360 gradi. Così tengono d’occhio sonno e alimentazione.

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Tra i modelli più amati ci sono FitBit, che regalano ampia autonomia e peso ultralight, o il più impegnativo, per design e portafoglio, Garmin. Per chi volesse invece solo cominciare a inoltrarsi nel mondo contapassi senza spendere un capitale, ci sono le soluzioni Xiaomi. Per non parlare poi dello sbarco verso l’Apple Watch. Vera e propria macchina di tecnologia iperconnessa. Infine c’è da ricordare che il mercato si divide tra due grandi gruppi. Quello degli smartband, semplici contapassi anche se dotati di più funzionalità, e quello degli smartwatch, più indipendenti dallo smartphone perché veri e propri custodi di app e servizi digitali. Fate la vostra scelta.

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