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Chuck Wepner, quanto ne sai sul vero Rocky Balboa?

Chuck Wepner

Chi era Chuck Wepner?

Per rispondere a questa domanda forse è meglio chiedersi: chi era davvero Rocky Balboa? Wepner (classe 1939) è stato un pugile del New Jersey che, a metà degli anni Settanta, raggiunse l’apice della notorietà scontrandosi con Muhammad Ali. Era il 1975 e in quel combattimento Wepner resistette per 15 round prima di crollare. Gli bastò un pugno per entrare nel mito. Quello con il quale mise temporaneamente al tappeto il campione dei campioni. La leggenda vuole che proprio in quel momento il giovanissimo Sylvester Stallone guardasse l’incontro in TV dal suo appartamento minuscolo nel quale viveva mentre cercava di mantenersi come attore squattrinato. Fu proprio quel pugno a dargli l’idea di realizzare un film su un pugile sconosciuto in grado di mettere a terra un campione. Nasceva Rocky.

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Come Rocky, anche Wepner fu scelto a caso come avversario di Alì, nel momento in cui il promoter Don King estrasse il suo nome da un sorteggio. L’idea, infatti, era quella di un incontro tra Ali e un pugile bianco. Il combattimento di Wepner però non si concluse con il suo trionfo. E nemmeno fu in grado di “reggere la distanza” fino alla fine del quindicesimo round.

E’ il nono, però, il round che viene ricordato di più: quello del celebre pugno con cui “stese” Ali.

A quel punto Wepner si rivolse al suo manager dicendo: “Metti in moto la macchina e andiamo in banca. Siamo milionari”. Naturalmente il manager fu più realista: “E’ meglio che ti volti, Ali si sta rialzando. Ed è arrabbiatissimo”.

Al quindicesimo round, Ali mandò al tappeto Wepner, rompendogli il naso. KO tecnico.

Guarda anche: Muhammad Ali, il film definitivo sul leggendario pugile

Sebbene sul ring sapesse incassare esattamente quanto Rocky (cosa che gli portò il soprannome “The Bayonne Bleeder”, “il sanguinatore di Bayonne”), Wepner era comunque ben diverso dal pugile dal cuore d’oro di Sylvester Stallone. Il suo ego gli rovinò la vita: era un bugiardo cronico, dedito all’alcool, alla cocaina e a qualunque scappatella extramatrimoniale, nonostante fosse felicemente sposato e con una figlia.

Dopo il suo ritiro dalla boxe, Wepner iniziò a fare uso di droghe. Una dipendenza che gli impedì di affiancare Sylvester Stallone al cinema: la star, infatti, voleva il pugile nei panni dello sparring partner in Rocky II. Nel 1985 l’arresto con le accuse di possesso di droga. Tre anni dopo la condanna a dieci anni di prigione.

Esiste un film su Chuck Wepner, un biopic intitolato The Bleeder (foto in alto) che si snoda tra commedia e dramma. Sullo schermo il pugile è interpretato da Liev Schreiber. “Non è tanto un film sulla boxe, né un film sportivo – ha dichiarato Schreiber, il Ray Donovan della TV – quanto la storia della discesa di un uomo lungo la strada del narcisismo”.

Qui il trailer di The Bleeder:

Nel film appare anche un giovane Sylvester Stallone, interpretato da Morgan Spector: “Stallone è stato incredibilmente generoso con me – ha rivelato Schreiber – Mi ha raccontato dell’epoca in cui scrisse Rocky e della sua relazione con Chuck. Gli devo molto ed è un amico del film”.

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