La notizia è arrivata a sorpresa, in una fredda sera di dicembre: Tether ha presentato un’offerta ufficiale per acquistare l’intero pacchetto azionario della Juventus. L’annuncio, diffuso direttamente dal CEO Paolo Ardoino, ha colto di sorpresa solo in parte gli osservatori: appena mezz’ora prima, infatti, un portavoce di Exor – la holding della famiglia Agnelli che controlla il club – aveva assicurato che non fossero in corso negoziazioni. Un tempismo che ha chiarito come la società fosse già consapevole di ciò che Tether avrebbe comunicato.
Secondo Ardoino, il gruppo sarebbe pronto a investire 1 miliardo di euro nelle casse bianconere per rilanciare la Juventus ai vertici europei. Un passo che segue un percorso graduale: Tether aveva acquistato il 5% delle azioni a febbraio e superato la soglia del 10% già ad aprile. Un interesse crescente, che ora sembra trasformarsi in una vera e propria strategia industriale.
Oggi Tether ha inviato una proposta ufficiale ad Exor per comprare la loro intera quota di Juventus.
— Paolo Ardoino 🤖 (@paoloardoino) December 12, 2025
Sin dall'inizio il nostro obiettivo è sempre stato quello di sostenere la squadra e riportarla alla gloria che merita.
Come parte del nostro commitment, se questa transazione…
Chi è e cosa fa Tether
Tether è una società attiva nel settore delle criptovalute, con sede a El Salvador e una posizione dominante nel mercato globale delle stablecoin: asset digitali il cui valore è ancorato a una valuta tradizionale, soprattutto il dollaro statunitense.
La gestione è nelle mani di due imprenditori italiani:
- Paolo Ardoino, CEO
- Giancarlo Devasini, cofondatore e figura chiave nello sviluppo aziendale
La società ha raggiunto dimensioni impressionanti: 5,2 miliardi di dollari di utili solo nel primo semestre 2024, un risultato che conferma la sua centralità nell’ecosistema cripto. Dal punto di vista societario, Devasini possiede circa il 47% delle quote, Ardoino il 20%. Il patrimonio dei due riflette la crescita esponenziale dell’azienda:
- Devasini è il 4° uomo più ricco d’Italia con 9,2 miliardi di dollari
- Ardoino è al 23° posto, con 3,9 miliardi
Chi sono i due miliardari italiani dietro Tether
Giancarlo Devasini
Nato a Torino nel 1964, Devasini ha una storia professionale atipica. Laureato in medicina e inizialmente chirurgo plastico, abbandona la carriera clinica dopo due anni per dedicarsi all’imprenditoria nell’elettronica. Fondò un gruppo da oltre 100 milioni di euro di fatturato, venduto poco prima della crisi del 2008.
Successivamente acquistò Delitzia, attiva nella consegna di cibo a domicilio, e nel 2012 entrò nel mondo delle criptovalute. Secondo il Financial Times, i suoi primi passi nel settore furono quasi pionieristici: vendeva DVD e CD per l’equivalente di 0,01 bitcoin. Da qui il percorso che lo porterà a Bitfinex e poi a Tether, contribuendo alla costruzione del colosso delle stablecoin.
Paolo Ardoino
Classe 1984, originario di Cisano sul Neva (Savona), Ardoino ha studiato matematica applicata all’informatica all’Università di Genova, dove ha svolto anche attività di ricerca. Si è poi trasferito a Londra per avviare una startup attiva nei servizi tecnologici finanziari, dopo un’esperienza professionale a Lugano.
Entra in Bitfinex nel 2014 come sviluppatore, diventando poi chief technology officer. Il suo contributo tecnico e strategico accelera la scalata dell’azienda nel mercato cripto. Nell’ottobre 2023 viene nominato amministratore delegato di Tether, ruolo con cui guida oggi l’ambiziosa offensiva finanziaria verso la Juventus.
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