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Caos su Bologna-Milan: senza porte chiuse, 0-3 a tavolino o campo neutro

bologna-milan

Bologna-Milan, in programma sabato per la nona giornata di serie A è diventata un caso, o meglio “un caos”. Oggi, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha emesso un’ordinanza che vieta lo svolgimento della gara, prevista per il prossimo turno di campionato, a causa dell’emergenza causata dall’alluvione che ha colpito la zona e dell’allerta rossa prevista per il fine settimana. Secondo quanto riportato da TMW, la decisione è stata presa autonomamente dal sindaco, senza il coinvolgimento diretto del prefetto o del questore. Sebbene l’ordinanza parli di annullamento della gara, il sindaco ha interpretato una vecchia disposizione legata a esigenze sanitarie per chiudere lo stadio, più che per annullare il match stesso.

Al momento, secondo l’ordinanza, la partita non potrebbe essere giocata allo stadio Dall’Ara, e l’unica possibilità è che Lepore faccia un passo indietro. Domani, il prefetto incontrerà il sindaco per valutare la situazione e vedere se esistono i margini per una modifica della decisione.

Se non si troverà una soluzione, si profilano diversi scenari. La Lega Serie A, responsabile dell’organizzazione delle partite, non considera fattibile un rinvio, visto il fitto calendario e gli impegni europei di entrambe le squadre, che sono in Champions League. L’opzione preferita dalla Lega sarebbe quella di giocare a porte chiuse, dato che il campo è attualmente agibile. Mentre il Milan non si opporrebbe a questa soluzione, il Bologna si è dichiarato contrario, poiché perderebbe gli introiti della partita.

In caso di mancato accordo, rimangono due possibili opzioni: assegnare una vittoria per 3-0 a tavolino al Milan, nel caso in cui il Bologna non avesse un campo disponibile, oppure disputare la gara su un campo neutro. La decisione finale spetta alla Lega Serie A.

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