I calciatori alzano la voce contro la FIFA e scrivono all’Unione Europea. Al centro della polemica un calendario internazionale eccessivamente intasato, che mette a rischio la loro salute e la qualità del gioco.
Lo scrivo da mesi e proprio oggi l'avevo ribadito nel mio pezzo uscito sul Fatto Quotidiano: il Mondiale per Club del padre-padrone Infantino naviga in acque sempre più tempestose. E il ricorso presentato oggi a Bruxelles dal sindacato mondiale dei calciatori e dalle Leghe… pic.twitter.com/W3Vv6kPDDm
— Paolo Ziliani (@ZZiliani) October 14, 2024
L’Associazione Italiana Calciatori, supportata da altre leghe e sindacati europei, ha presentato un reclamo alla Commissione Europea per abuso di posizione dominante da parte della FIFA, accusandola di imporre un carico di partite insostenibile. Secondo i dati raccolti dall’AIC, nel calcio di oggi si corre il 50% in più rispetto a dieci anni fa, con una distribuzione del minutaggio che grava principalmente su otto giocatori per squadra.
Un sovraccarico di partite reso ancora più pesante dalla creazione di tornei come il Mondiale per club 2025 e il Mondiale 2026. Questo calendario fittissimo starebbe già provocando un incremento degli infortuni e un peggoramento della qualità dello spettacolo sportivo. Il reclamo dei calciatori, presentato alla direzione generale per la Concorrenza della Commissione Europea, mette in luce il conflitto d’interessi della FIFA, accusata di abusare del proprio potere per promuovere i propri interessi commerciali.
I calciatori: “Ne risente anche la qualità del gioco”
Leghe e calciatori denunciano il mancato coinvolgimento nelle decisioni sui calendari, con gravi ripercussioni per la salute dei giocatori e per la sostenibilità delle competizioni nazionali. Umberto Calcagno, presidente dell’AIC, ha dichiarato: “Il calcio sta divorando se stesso. Si gioca a una velocità superiore del 50% rispetto al passato e metà dei minuti in campo vengono giocati da pochi eletti. Questo non può continuare”.
In molti, fra cui Il capo dello staff medico dell’Inter Piero Volpi, hanno evidenziato come l’aumento degli infortuni, soprattutto ai legamenti, sia direttamente collegato al sovraccarico di partite. Fra le soluzioni proposte, un aumento delle sostituzioni da cinque a sette e campionati con meno squadre, per garantire più riposo ai giocatori e limitare il rischio infortuni.
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