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Mattia Giani morto a 26 anni: le parole del cardiologo

Le parole del cardiologo Christian Colizzi dopo la scomparsa di Mattia Giani

Il cardiologo Christian Colizzi ha parlato della sua esperienza nel mondo del calcio in seguito alla tragica scomparsa di Mattia Giani. “Il defibrillatore è la base della base. Ogni minuto di rianimazione cardio polmonare senza l’aiuto del defibrillatore riduce del 10% le probabilità  di sopravvivenza della persona. Bisogna averlo e avere persone che sanno usarlo. Grazie a quello di possono salvare tante vite, e spesso purtroppo è assente“, ha dichiarato Colizzi durante un’intervista per “Leggo.it”. ” Il defibrillatore è un salvavita quando il cuore si ferma o ci sono delle aritmie basali, mentre l’elettrocardiogramma ti permette di discriminare quale può essere il problema cardiaco, per esempio se c’è un infarto in corso“, ha aggiunto il cardiologo. Nel caso di Ndicka si è trattato di uno pneumotorace.“Uno pneumotorace è una situazione in cui una bolla di enfisema congenita che in concomitanza con un trauma toracico si rompe e porta a questo problema e a sintomi molto simili a quelli di un problema cardiaco. Nelle forme più importanti in cui si rompe una parte importante del polmone può mettere in pericolo la vita delle persone, ma fortunatamente sono casi rarissimi e intervengono di solito di polmoni più compromessi. Non è il caso di Ndicka che è un atleta giovane e non fumatore“, ha dichiarato Colizzi.