Spesso la noia rende pigri. Mai dimenticare che la sedentarietà è nemica, e non solo della propria forma fisica: nuoce, infatti, anche alla salute. In estate, al fine di tenere testa alle roventi temperature, sono in molti a tuffarsi in piscina per allenarsi divertendosi. In occasione della quattordicesima edizione di Rimini Wellness, manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group, tra le ultimissime tendenze del water fitness a emergere è stato il Boxing Splash. Parliamo di un workout dinamico e altamente coinvolgente che, a ritmo di musica e strizzando l’occhio al kickboxing, invita a scatenarsi in acqua tra diretti, ganci, montanti e calci. Il tutto avvalendosi della sparringball, ovvero la famosa palla da boxeur rivisitata in chiave fitness.
Tubo galleggiante, un alleato in acqua
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Boxing Splash, un tuffo energetico
Il Boxing Splash è un vero e proprio allenamento aerobico che, attraverso una serie di sequenze, sollecita tanto la parte superiore quanto quella inferiore del corpo ma senza sovraccaricare le articolazioni. Stimola inoltre il sistema cardiovascolare e, data la resistenza dell’acqua, rafforza la muscolatura, migliora la circolazione sanguigna e riattiva quella linfatica: esercitando una sorta di micromassaggio, aiuta a contrastare la tanto odiata cellulite modellando, soprattutto nelle donne, le cosiddette zone critiche. Inoltre consente di bruciare un importante quantità di calorie. Lezione dopo lezione i partecipanti acquisiscono dunque una maggiore sensibilità percettiva corporea, ma non solo. A migliorare è anche la forza, la flessibilità, la coordinazione, l’agilità e la postura.
Occhialini per il nuoto, accessori indispensabili
La lezione
Ogni sessione ha una durata di circa 50 minuti e, dopo un riscaldamento iniziale, si entra nel vivo della lezione. La musica che fa da sottofondo (9 tracce) ha un ruolo determinante in quanto intensifica o addolcisce la potenza di pugni, calci e saltelli. Il tutto si chiude con una fase di cooldown ovvero di defaticamento utile al fine di riportare la frequenza cardiaca alla sua condizione di normalità. Niente paura: tutti (salvo casi particolari) possono praticarlo, anche chi non è in grado di nuotare visto e considerato che non si lavora in galleggiamento bensì i piedi rimangono poggiati al fondo della vasca.
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