La grande boxe torna a Milano e lo fa sul ring dell’Allianz Cloud, l’ex Palalido, luogo storico del pugilato. L’appuntamento, che chiude di fatto la stagione pugilistica 2019, è per venerdì 25 ottobre. Si prevede il tutto esaurito. I motivi? In primis, tre degli otto combattimenti avranno un titolo in palio. E, tra questi, anche quello difeso da Daniele Scardina, il pugile che difende il titolo internazionale dei supermedi dall’assalto del campione belga Ilias Achergui.
Scardina, da Rozzano a Miami
Daniele Scardina è nato il 2 aprile 1992, a Rozzano, nell’hinterland di una Milano appena scossa da Tangentopoli. È salito per la prima volta sul ring a 16 anni, spinto dall’appassionatissimo zio. Oggi vive e si allena a Miami, è imbattuto da 17 incontri (14 vinti per ko), ha nostalgia dell’Italia ma non lascerebbe mai gli Stati Uniti per allenarsi altrove. “Miami mi ha cambiato tanto, mentalmente e fisicamente, e continua a farlo giorno dopo giorno. Stare lontano dalla famiglia non è bello, per fortuna lì ho mio fratello, mio nipote e mia cognata. Mi piacerebbe tornare nei momenti di off-season, mantenendo comunque la preparazione negli Stati Uniti. Quella non la cambio”.
A Miami, negli ultimi due mesi, ha preparato l’incontro di venerdì. “Sette settimane intense, precedute da due pre-preparazione. Abbiamo lavorato in pista, su lavori fisici e di tecnica col mio coach, Dino Spencer. Stiamo bene, venerdì saremo preparati”. Il suo avversario, Archegui, ha detto che “sarà una guerra”. Risposta: “Siamo due guerrieri, io salgo sempre sul ring per combattere e vincere: è l’arte della boxe. Sarà un grande incontro, ma per me finisce lì. Lui ha dei colpi di rientro molto buoni, ma io farò come sempre: lavorare col jab e schiacciare il mio avversario”.
Combattere a Milano, a casa sua, comporta un po’ di pressione. “C’è, ma è positiva: sarà bello guardarmi intorno e vedere famiglia, amici e fan felici per me”. Scardina è stato eletto a rappresentante del movimento pugilistico, ma lui glissa: “Ci sono pugili fortissimi, che dimostreranno ancora di essere al top. Io sono uno di quelli che sta spingendo il movimento, ma non sono l’unico”.
Non solo ring. Calcio, gossip e tv
Daniele Scardina, però, è più di un pugile. Il suo account su Instagram, @danieletoretto (che richiama il suo soprannome ‘King Toretto’) ha 124mila follower. Molti li ha guadagnati dopo essere stato paparazzato con la conduttrice Diletta Leotta, che sarà al palazzetto venerdì. “Sarà una bella emozione vederla sul ring”.
La notorietà è arrivata, così come le proposte dal mondo dello spettacolo: “Mi hanno già contattato, ma penso che ogni cosa ha il suo momento. Voglio essere influente, ma per davvero. Non un influencer. Se trovo un programma che mi possa definire per quello che sono realmente, e non altre varie cavolate o robe di gossip, volentieri. Se la tv sarà un mezzo per arrivare alle persone e trasmettere ciò che voglio trasmettere, allora sì. Dare qualcosa di mio, qualcosa che la gente ha dentro ma che non ha il coraggio di tirare fuori. La voglia di lottare, di credere in se stessi”.
L’altra grande passione è il calcio. Scardina tifa Inter ed è molto amico dell’ex nerazzurro, Radja Nainggolan. “I giocatori di adesso li sento poco, quando rientro da Miami sto per di più con gli amici della curva. Prima mi sentivo spesso con Nainggolan, una grandissima persona. Siamo abbastanza simili. Venerdì, invece, forse verranno a vedere l’incontro Christian Vieri e Marco Borriello”.
Ora il condottiero si chiama Antonio Conte, uno che di carattere ne ha da vendere: “È un duro, magari è quello di cui ha bisogno la squadra. Vedremo, sta andando bene. La fine della pazza Inter? Ci sono momenti in cui si è un po’ pazzi, li ho anche io, ma cerco di tenerli nell’off-season. Ma quando si prepara un incontro bisogna cambiare mentalità. Cambiare volto, riuscire a essere più duri”.
Il programma degli incontri
La sfida di cartello è senza ombra di dubbio quella tra Daniele Scardina e Ilias Achergui, ma all’Allianz Cloud si assegnerà anche il titolo europeo dei pesi leggeri, che Francesco Patera (22-3 con 8 KO) difenderà per la terza volta. Nato in Belgio da genitori italiani, metterà in palio la sua corona contro il campione d’Italia Domenico Valentino (8-0 con un ko). Un pugile che dieci anni fa, a Milano, ha vinto il titolo mondiale tra i dilettanti.
Il terzo incontro con una cintura in palio sarà invece tra l’imbattuto artista del knock out, Maxim Prodan (17-0 e un pari, con 14 ko) e il gallese Tony Dixon (12-2 con 3 ko): si assegna il vacante titolo internazionale IBF dei pesi welter.
Sul ring altri cinque combattimenti. Il peso supermedio Ivan Zucco (9-0 con 8 ko) se la vedrà con il moldavo Vadim Gurau (6-5). Il peso welter Nicholas Esposito (10-0 con 5 ko) combatterà contro Benito Ruggiero (7-3). Il peso medio Joshua Nmomah (7-0) affronterà George Painstil (3-0-1). Saliranno sul ring anche il peso superwelter Samuel Nmomah (11-0) contro Ambrosi Sutidze e il peso massimo croato Alen Babic (2-0) contro Ramazi Gogichasvhili.