Stare in gruppo, questo animale multifattoriale dove intercorrono dinamiche e relazioni diverse, è una condizione che capita tante volte nella vita. Si deve imparare a stare insieme e con tutto ciò che ne consegue, in luoghi come l’ufficio, le amicizie, le riunioni di famiglia.
In queste situazioni parliamo di convivenza forzata e spesso di obbligo nell’accettare l’altro dato che non ci si può sottrarre alla moltitudine. Ma quando parliamo dell’attività fisica, allenarsi in gruppo fa bene o fa male? Dal punto di vista dell’efficacia del training e del livello di impegno, esistono effettivamente dei vantaggi nel condividere il sudore con qualcuno?
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Allenarsi in gruppo: i pro dello squat di gruppo
Quando parliamo di training collettivo vengono subito in mente le immagini della spiaggia di Barcellona che si popola, durante la settimana e nei weekend, di gruppi di atleti. Si allenano in gruppi, a volte a corpo libero a volte portandosi i pesi e i tappetini da casa. Fa quasi parte del paesaggio cittadino, visto che la sabbia è pubblica e ha a disposizione molto spazio per eseguire gli esercizi. Dobbiamo quini fare come i cugini spagnoli e cercare sempre l’appoggio di amici o compagni di fitness? A sentire la scienza, pare proprio di sì. Secondo uno studio dell’Indiana University, allenarsi da soli può diminuire le nostre prestazioni fino all’87%.
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Al contrario, fare gli squat a due o a più persone aiuterebbe l’autostima e migliorerebbe l’esecuzione dell’esercizio. Infatti quando si è in tanti a muoversi, si possono copiare gli esercizi e vedere come li eseguono gli altri e al fine di incrementare l’efficacia dell’allenamento. Guardando poi agli addominali scolpiti della vicina, si può avere trovare la motivazione per migliorarsi e stare meglio con se stessi. Altro buon motivo per non fare sport in solitaria è la possibilità di accrescere il proprio divertimento. Sarà semplice che essendo in tanti scappi qualche risata o qualche commento sull’esercizio in corso o sulla propria goffaggine. Più difficile invece che si scateni il litigio per motivi futili come su chi occupa troppo spazio con lo step. Infine la palestra diventa così anche luogo di socializzazione. Certo ci vuole sensibilità e rispetto nei confronti degli altri e un po’ di attenzione alle esigenze di tutti. E chissà se tra un peso e una flessione non capiti di incontrare qualcuno di interessante. Insomma, gli ‘altri’ sono la nostra energia segreta, sfruttiamola al meglio.