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Allegri torna al Milan: ecco come potrebbe giocare

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allegri al milan

Sono giorni di grande entusiasmo per i tifosi del Milan. Lasciata alle spalle una stagione che prometteva ben altro, è il momento di pensare al futuro, che in queste ore ha assunto il volto di Massimiliano Allegri.

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Il nome di Max riporta inevitabilmente alle stagioni tra il 2010 e il 2014, quando il tecnico livornese scrisse alcune delle pagine più importanti della storia recente del club. Alla guida dei rossoneri, Allegri ha infatti conquistato quello che fino al 2022 è stato l’ultimo scudetto del Milan, con una squadra in grado di unire l’esperienza di veterani come Seedorf, Pirlo e Gattuso ad allora giovani talenti.

La vittoria di quello scudetto rappresentò non solo il coronamento di un lavoro tattico impeccabile, ma anche la dimostrazione della capacità di Allegri di gestire le pressioni e le aspettative di una piazza esigente come quella milanista. Il tecnico ha saputo plasmare un gruppo di campioni, gestendo al meglio le diverse personalità presenti nello spogliatoio e creando un’alchimia che si è tradotta negli evidenti risultati in campo.

Allegri torna oggi nella squadra che gli ha permesso di vincere il suo primo scudetto come un tecnico molto più maturo: gli 8 anni alla Juventus gli hanno permesso di portare al massimo le sue idee calcistiche, ma soprattutto di vincere tanto e di imparare a stare al top d’Italia e d’Europa. Ed è proprio con un bagaglio di esperienze impareggiabile per la Serie A che Allegri torna alla città e allo stadio che lo ha visto mettere il primo passo per il gotha del calcio italiano.

Come potrebbe giocare il Milan di Allegri?

La prima domanda che tifosi e non si stanno facendo è: come giocherà il nuovo Milan di Allegri? È difficile fare previsione al momento ma, date le caratteristiche attuali della rosa, è molto probabile un ritorno al 4-2-3-1: questo modulo sembra molto legato alle fortune rossonere, in quanto è stato utilizzato sia nel 2011 che ne 2022, le annate degli ultimi due scudetti; inoltre, è il modo per valorizzare Theo Hernandez e Rafael Leao. La coppia tornerebbe così grande protagonista sulla fascia sinistra del Milan, con i due calciatori liberi di sovrapporsi e fare male alle difese avversarie.

Ovviamente, bisognerà prima passare per il mercato estivo, che molto probabilmente vedrà diversi acquisti e cessioni: del resto il Milan si è mosso molto presto, annunciando prima Igli Tare come nuovo Dirigente Sportivo e poi Massimiliano Allegri sulla panchina, il tutto entro la fine di maggio. Questo traduce una volontà di lasciarsi alle spalle la stagione corrente il prima possibile e guardare con rinnovato ottimismo al futuro.

Se il ritorno di Allegri al Milan dopo 10 anni è il segnale che si punta su profili di prestigio per tornare competitivi, infatti, la società dovrà rassicurare i tifosi con acquisti mirati per il nuovo tecnico e soprattutto che garantiscano la capacità al Milan di competere su tutti i fronti, nazionali ed europei.

I primi obiettivi di Max Allegri

È ancora presto per fare proclami e parlare di obiettivi a lungo termine: ci sarà tempo per pensare allo Scudetto, alla Coppa Italia, al piazzamento in zona Champions e quant’altro, ora le priorità di Allegri devono essere recuperare gli elementi di prestigio della rosa del Milan e che sembrano non aver trovato un punto d’incontro con Fonseca prima e con Sergio Conceicao poi. E i nomi da fare in questa sede non possono che essere quelli di Theo Hernandez e Rafael Leao, assolutamente da rigenerare dopo quest’annata piuttosto spenta. Non è un mistero che, insieme a Pulisic, questi siano gli elementi di maggior pregio del Milan, sia per quanto riguarda il valore sul campo sia, in prospettiva, nel calciomercato. Il ritorno al 4-2-3-1, come anticipato, è il primo passo per permettere a Leao e Theo di ritrovare la loro intesa e poter costruire in maniera continuativa l’attacco del Milan sulla catena di sinistra.

E poi ci sono gli innesti arrivati nel corso di questa stagione, su tutti Santiago Gimenez. Il messicano ha fatto vedere grandi qualità nel suo eccellente inizio, ma si è progressivamente spento in questi ultimi due mesi. Toccherà ad Allegri massimizzare l’investimento fatto dal Milan a gennaio (30 milioni) e rendere Santiago una prima punta nuovamente pericolosa contro ogni difesa.