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Iniziano mercoledì gli Europei Under 21: i 5 talenti da seguire con attenzione alla ricerca del “nuovo Yamal”

Cominciano mercoledì pomeriggio gli Europei di calcio Under 21, in programma in Slovacchia fino al 28 giugno. Sedici le nazionali partecipanti, con giocatori nati dopo il 1° gennaio 2002: alcuni hanno già superato i 21 anni, ma rientrano nel ciclo biennale che porta al torneo.

L’Italia, guidata da Carmine Nunziata, non parte coi favori del pronostico ma potrebbe dire la sua. Tra i nomi noti ci sono Tommaso Baldanzi, Giovanni Fabbian e Cesare Casadei, ma spicca anche Luca Koleosho, classe 2004 del Burnley, che ha conquistato la Premier League dopo essere cresciuto tra Stati Uniti e Spagna. Esterno veloce e imprevedibile, rappresenta un elemento intrigante della rosa azzurra.

Il debutto dell’Italia è fissato per mercoledì sera contro la Romania, in un girone che comprende anche Spagna e Slovacchia. Gli Europei Under 21 sono spesso una vetrina per futuri campioni: basti pensare a Pirlo nel 2000, Neuer nel 2009 o Cole Palmer nel 2023.

Molti giovani già inseriti nelle nazionali maggiori, come Lamine Yamal, Pedri o Nico Williams, non saranno presenti, ma restano tanti i profili da seguire. Eccone cinque da tenere d’occhio.

Geovany Quenda (Portogallo)
Classe 2007, ha appena chiuso una stagione da titolare fisso con lo Sporting Lisbona, contribuendo al titolo con 5 assist e 2 gol. Il Chelsea lo ha già prenotato per il 2026 con un’offerta da 52 milioni di euro. Può giocare su entrambe le fasce e combina velocità, dribbling e visione di gioco.

Il paragone con Lamine Yamal è arrivato dal vice allenatore dello Sporting, Tiago Teixeira, per via della sua precocità e intelligenza calcistica. Già nel giro dell’Under 21, sarà una delle frecce principali del Portogallo.

Ethan Nwaneri (Inghilterra)
Anche lui nato nel 2007, è uno dei prodotti più promettenti dell’Arsenal. A soli 15 anni e mezzo è diventato il più giovane esordiente della Premier League, e quest’anno ha collezionato 37 presenze e 9 gol, segnando anche contro il Manchester City.

Ha brillato nelle giovanili inglesi e ha già timbrato il cartellino con l’Under 21. Agile, tecnico e con una mentalità da veterano, si muove da ala destra ma è molto duttile. Potrebbe esplodere proprio in Slovacchia.

Cristhian Mosquera (Spagna)
Difensore centrale del Valencia, 20 anni, Mosquera ha avuto una stagione di crescita esponenziale. Alto 1,91, abbina fisicità, velocità e capacità di lettura, caratteristiche che permettono alla Spagna di tenere una linea difensiva alta e aggressiva.

Secondo The Scouting App, è già oggi tra i migliori giovani difensori d’Europa. Se continuerà su questa strada, non resterà a lungo in un Valencia in difficoltà: gli Europei potrebbero essere il suo trampolino di lancio. E l’Inter avrebbe già un accordo per averlo nelle sue fila.

Nick Woltemade (Germania)
Il soprannome coniato dal compagno Karazor è già un biglietto da visita: “Un Messi alto due metri“. In effetti, il ventitreenne dello Stoccarda (1,98 m) non è solo un classico centravanti.

Dotato di tecnica, dribbling e senso del gioco, ha segnato 17 gol in stagione, compreso quello decisivo in finale di Coppa di Germania. Il suo stile ricorda vagamente lo Zlatan Ibrahimovic degli esordi: elegante, imprevedibile e difficilissimo da marcare.

Ismaël Doukouré (Francia)
Gioca nello Strasburgo ed è tra i più versatili della competizione: difensore centrale, mediano, ma anche terzino o trequartista all’occorrenza. A 21 anni è già una certezza per la Francia Under 21.

Tecnico e intelligente tatticamente, è stato definito da Opta un giocatore “elegante e accattivante“. Con i big come Cherki e Doué già convocati dai “grandi”, toccherà a lui guidare il reparto arretrato dei Bleus.

Con questi profili in campo, gli Europei Under 21 si confermano come una fucina di talento autentico, da seguire con attenzione per scoprire chi dominerà il calcio europeo dei prossimi anni.

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