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“Dovevano ammazzarti da piccola”: gli incredibili insulti di un dirigente a una giovane arbitra, cos’è successo

Un episodio inaudito, al punto che si fa fatica a credere che sia successo davvero. Purtroppo, invece, è la realtà. C’è chi del calcio fa un sogno, un esempio di passione, crescita, coraggio. E poi ci sono persone come Ernesto Galli, dirigente dello Sporting Terni, che durante una partita provinciale Under 17 contro la Sangemini ha trasformato un’occasione di festa e di sport in un incubo indecente.

Se qualcuno pensa che stiamo esagerando, questi sono i fatti: Galli ha inveito contro l’arbitra, una ragazza giovanissima di soli 17 anni, insultandola pesantemente e ripetutamente. Non contento, durante l’intervallo, è precipitato a un livello abominevole: “Eri da ammazzare da piccola”, ha urlato, aggiungendo un riferimento infame: quello a Ilaria Sula, la povera ragazza brutalmente assassinata nel 2024, augurando alla 17enne di fare la stessa fine. Una cosa inaudita.

Espulso, Galli è rientrato a bordo campo da dove ha continuato a inveire, mentre il custode dell’impianto cercava inutilmente di allontanarlo. Se ne sentono di tutti i colori, purtroppo, sui campi del calcio giovanile. Ma qui si è superato ogni limite di civiltà e decenza.

Insulti alla giovane arbitra, 3 anni di squalifica non bastano

Le vergognose e disumane parole del dirigente avrebbe meritato ben più di una squalifica sportiva, che è arrivata rapidamente ma è parsa ai più del tutto inadeguata ai fatti: tre anni di stop. Un castigo troppo leggero per chi ha trasformato un campo di calcio e una partita fra ragazzi in un teatro di odio.

Come se non bastasse, Galli non è stato il solo a comportarsi in modo osceno. A fargli da compare di vergogna Salvatore Tessitore, calciatore dello Sporting Terni: espulso, si è tolto le scarpe minacciando di lanciarle contro l’arbitra, ha svestito la maglietta, accennando anche a togliersi i pantaloncini, condendo il tutto con gesti osceni e frasi volgari.

Tessitore ha ricevuto dodici giornate di squalifica. Una decisione che in molti giudicano risibile davanti a una condotta che avrebbe meritato, probabilmente, un provvedimento ben più severo. Perché il buon senso suggerisce che Galli e Tessitore non dovrebbero più mettere piede su un campo da calcio. Lontani dal pallone, lontani dallo sport. Che è cosa ben diversa da questa espressione di barbarie.

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