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Il Barcellona aspetta l’Inter: cosa pensano in Spagna della squadra di Inzaghi

Quindici anni fa, quando l’urna accoppiò Inter e Barcellona, in Spagna si festeggiava. Il Barça di Messi e Guardiola sembrava imbattibile. Oggi, la musica è cambiata. I media catalani guardano alla semifinale con timore rispettoso. L’Inter non è più una sorpresa, ma una certezza.

Il Mundo Deportivo la descrive come una squadra “solida, versatile, letale in transizione“. Una formazione che “sa soffrire e colpire nel momento giusto”. Il quotidiano si è mostrato impressionato per l’eliminazione del Bayern Monaco, una delle formazioni più forti d’Europa. L’Inter è arrivata in semifinale a fari spenti, ma ora la vedono tutti. (continua dopo la foto)

Anche Sport si allinea: “L’Inter incassa, si piega, ma non cade. E poi risponde con ancora più forza”. Non è solo una questione di muscoli. I catalani sottolineano l’intelligenza tattica e la coesione del gruppo. “Il progetto di Inzaghi è tra i più interessanti d’Europa”, scrivono entrambi i quotidiani. L’Inter “sta al tavolo delle grandi con pieno merito”.

Nessuno, a Barcellona, pensa di poterla dominare come si è fatto col Borussia Dortmund. La lettura tattica è approfondita. Il 3-5-2 di Inzaghi viene definito “fluido e difficile da incasellare”. Un modulo conosciuto ma impostato in modo anomalo, unico in Europa. Dietro c’è solidità, ma anche qualità nei piedi. Bastoni imposta, Dimarco attacca, Acerbi è un muro. E poi c’è Pavard, che ha appena realizzato il suo primo, pesantissimo gol in maglia nerazzurra. (continua dopo la foto)

Davanti, Lautaro e Thuram sono considerati “una delle migliori coppie della Champions”. Un duo perfettamente integrato, in cui uno aiuta l’altro ed entrambi sono al servizio della squadra. Ma è il centrocampo che impressiona di più: ogni giocatore sa sempre cosa fare. È una squadra che non ha punti deboli evidenti. Che sa adattarsi, cambiare pelle e restare letale.

In Catalogna il messaggio è chiaro: sottovalutare l’Inter sarebbe un errore fatale. “Fa tutto praticamente nel migliore dei modi”, scrivono in coro Mundo Deportivo e Sport. C’è rispetto, quasi timore. E una certezza: stavolta, nessuno la prenderà sottogamba. Sarà battaglia vera.

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