Novak Djokovic scrive un’altra pagina epica della sua carriera leggendaria. Agli Australian Open, con una prestazione perfetta per concentrazione, intelligenza tattica e puro talento tennistico, sovverte il pronostico che lo voleva sfavorito contro il numero 3 del mondo Carlos Alcaraz e vola in semifinale. Una partita straordinaria per Nole, considerando anche le difficili condizioni ambientali.
INFINITO DJOKOVIC ⭐
— Tuttosport (@tuttosport) January 21, 2025
Il fuoriclasse serbo gioca una partita praticamente perfetta e batte Alcaraz, al termine di un match combattuto in cui – a fare la differenza – è stata la tenuta mentale di Djokovic 🧠 pic.twitter.com/fBOfjfhNOs
Non è tutto, perché la partita sembrava più che in salita per il campione serbo per un infortunio che lo aveva costretto a fermarsi. Alcaraz dopo un inizio contratto, con un break subito in apertura, era riuscito ad aumentare il ritmo, trovando il punto di svolta nel nono gioco, dove ha strappato il servizio a Djokovic alla terza opportunità. Il match però sembrava segnato quando Djokovic ha accusato un infortunio all’inguine. Dopo un medical time-out, Nole è tornato in campo visibilmente limitato nei movimenti, e ha consegnato il primo parziale quasi senza opporre resistenza.
Ma il serbo è un campione davvero infinito: preso atto delle difficoltà di spostamento ha cambiato tattica e ha cominciato a spingere con grande coraggio, portandosi sul 3-0. Alcaraz è riuscito a riprendere il set sul 3-3, ma poi ha perso il servizio decisivo sul 5-4. consegnando di fatto il set a Nole. Il servizio non ha aiutato lo spagnolo, anzi, lo ha fortemente penalizzato soprattutto nel terzo set: poche prime in campo e una resa molto bassa, che gli costa due break subiti. E il secondo è fatale: Djokovic si porta a casa il parziale per 6-3.
Se il campione serbo è incredibile per ciò che riesce a fare alla sua età e in condizioni fisiche precarie, lo spagnolo invece è croce e delizia in campo, perché alterna colpi fantastici a errori evitabili. E, soprattutto, sbaglia troppo spesso la scelta nei momenti decisivi, consegnandosi alla fitta rete di colpi e spostamenti a cui Djokovic lo costringe.
Novak Djokovic, maestria tattica e talento senza fine
Nel quarto set Nole scatta subito avanti con un break nel primo gioco, approfittando di un brutto passaggio a vuoto del suo avversario. Anche Alcaraz mostra qualche segno di fastidio a una coscia, e la partita diventa una battaglia senza esclusione di colpi. Lo spagnolo gioca meglio ma Nole riesce ad annullare due palle break velenosissime sul 4-3 a suo favore e, sul 5-4, può andare a servire per il match.
Qui Djokovic compie l’ultimo, piccolo capolavoro, respingendo l’assalto del giovane avversario e portandosi sul 40-30. Dopo uno scambio lavorato con grande intelligenza, il fuoriclasse serbo muove Alcaraz sui lati e lo costringe all’errore di dritto. Una vittoria pazzesca, che ha evidenziato da una parte la straordinaria intelligenza tattica di Djokovic, dall’altra conferma che Alcaraz, quando viene messo sotto pressione, a volte perde la capacità di leggere le partite. Troppi errori, soprattutto troppe scelte sbagliate. Il giovane campione è cascato nella rete, ma avrà tempo per rifarsi.
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