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Le maglie del Tour de France, cosa significano i colori?

maglie del Tour de France, Egan Bernal

Lo sappiamo che il Tour de France è finito da qualche settimana. Ma oggi non siamo qui per seguire la cronaca della competizione minuto per minuto. Piuttosto ci troviamo insieme per parlare dei suoi simboli. Come le maglie dell’evento internazionale, vero e proprio mezzo per ‘leggere’ la gara. Infatti la manifestazione di ciclismo nata nel 1903, e con all’attivo 106 edizioni al 2019, ha una complessa serie di classifiche e diversi parametri per stabilire di volta in volta chi è il vincente. Esiste infatti un unico trionfatore della corsa, ma anche atleti che di volta in volta brillano per velocità, grinta, oppure capacità di scalare i pendii.

Rappresentando il miglior leader della generale, il miglior giovane, miglior sprinter e miglior scalatore, ognuna delle quattro maglie del Tour de France ha una storia e un significato. Eccoli spiegati.

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Maglie del Tour de France: cosa significano i quattro colori

Maglia gialla

Viene indossata dal vincitore sul podio e al corridore leader della classifica generale. Fu introdotta ufficialmente soltanto nel 1919 e in omaggio alle pagine del quotidiano L’Auto, sponsor della corsa.

Maglia verde
Questa sfumatura non è quella dell’invidia, come vorrebbe qualcuno, ma è destinata al dominatore della classifica a punti. Quella chart che è relativa allo score basato sui piazzamenti ottenuti nelle singole tappe. Il sistema di punteggio premia soprattutto gli sprint in pianura, motivo per il quale spesso questa maglia coincide con quella di chi va più veloce o con chi è considerato il migliore sprinter. Il colore non è legato alle dolci pendenze della pianura quanto al colore identitario del primo sponsor,  À la Belle Jardinière, che aveva la sfumatura come integrante parte del suo brand.
Maglia bianca
Oggi è ristretta al migliore corridore che non supera i 25 anni, ed è per questo il premio che investe maggiormente sul futuro. Tra coloro che la ottennero in passato ci furono Laurent Fignon, Jan Ullrich, Alberto Contador e Andy Schleck.
Maglia a pois
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Viene assegnata al leader della classifica scalatori, primato che distingue la capacità del corridore nell’affrontare i tracciati in salita, al contrario del discesista che può essere premiato in altri punti del tracciato.

Insomma, l’ampia scelta di maglie non è un capriccio ma serve a premiare la versatilità degli atleti in gara. Perché il Giro di Francia è così. Complesso, diversificato ma sempre appassionante.