Il Bologna incappa nella quarta sconfitta consecutiva in Champions League, cedendo per 2-1 al Lille al Dall’Ara. in un match segnato da errori difensivi e momenti di pura ingenuità . La squadra di Vincenzo Italiano resta ancora a secco di punti nel girone, pur trovando il primo gol della sua campagna europea grazie a LucumÃ.
Triplice fischio#BolognaLOSC #UCL #WeAreOne pic.twitter.com/clpGjakk33
— Bologna FC 1909 (@Bolognafc1909) November 27, 2024
Primo tempo: l’ingenuità fatale
I rossoblù partono con il piede giusto e al 4′ trovano la rete con Dallinga, annullata però per fuorigioco. Le squadre si affrontano a viso aperto, con il Bologna pericoloso sulle fasce grazie a Ndoye e Orsolini, e il Lille che risponde colpendo un palo con Alexsandro.
L’equilibrio si spezza nel modo più rocambolesco al 44′: un rinvio sconsiderato di Posch colpisce Beukema in pieno volto, regalando palla a Jonathan David. Il canadese serve Mukau, che prima si vede respingere il tiro dallo stesso Posch, ma sul secondo tentativo, deviato, trova il gol. Un episodio emblematico di un primo tempo chiuso in svantaggio dal Bologna.
Secondo tempo: la reazione non basta
Il Bologna rientra in campo con maggiore convinzione e al 53′ trova il meritato pareggio. Da un calcio piazzato di Lykogiannis, Lucumà anticipa tutti e insacca il primo gol dei felsinei in questa Champions League, riaccendendo le speranze al Dall’Ara.
La gioia, però, dura solo tre minuti: al 56′, una dormita difensiva permette a Mukau di siglare la doppietta personale, sfruttando l’assist di Fernandez-Pardo e una marcatura troppo lasca da parte dei difensori rossoblù.
Finale senza sorprese
Nonostante il forcing finale, il Bologna non riesce a costruire occasioni concrete per il pareggio. È invece il Lille a sfiorare più volte il terzo gol, ma un ottimo Skorupski tiene viva una flebile speranza che non si concretizza.
Con questa sconfitta, il Bologna si ritrova ultimo nel girone e sempre più lontano dalla qualificazione. Il tecnico Vincenzo Italiano è chiamato a trovare risposte immediate per invertire la rotta, ma il tempo in Europa sembra ormai agli sgoccioli.