Jannik Sinner è arrivato alla conferenza stampa pre-US Open, ma questa volta l’incontro con i giornalisti è stato tutto tranne che agevole per il numero uno del mondo. La recente controversia sulla positività al doping, da cui è stato già scagionato, ha dominato le discussioni e Sinner non è riuscito a evitare le poche domande al riguardo: “Sicuramente non è il modo migliore per prepararsi a uno Slam gestire una situazione del genere”.
Nonostante ciò, Sinner ha riaffermato con fermezza la propria posizione: “Non è l’ideale, ma non ho commesso alcun errore”, ha commentato. “Ho giocato per mesi con questo peso sulla mente, ma è stato un sollievo ottenere questo risultato. Sono felice che sia finita, ho sempre cercato di essere onesto e non ho mai violato le regole”.
Per quanto riguarda la vicenda, Sinner ha deciso di porre fine alla collaborazione con Ferrara e Naldi, protagonisti dell’incidente: “Sono stati cruciali per la mia carriera”, ha ammesso il tennista italiano, “ma a causa di questo episodio non ho più fiducia nel continuare a lavorare con loro. Il team ha bisogno di un nuovo inizio. Quando mi hanno informato della positività, abbiamo immediatamente cercato di identificare la sostanza, scoprendo che la colpa era dello spray utilizzato. Abbiamo subito collaborato con le autorità e questo mi ha permesso di continuare a giocare. Sapevamo tutto riguardo alla sostanza e come fosse finita nel mio corpo. Naturalmente ero preoccupato, perché ho sempre cercato di essere onesto”.