Palladino parla alla vigilia di Fiorentina-Venezia. “È stato emozionante giocare al Franchi davanti ai nostri tifosi che voglio ringraziare per il sostegno dall’inizio alla fine e ci hanno dato quella spinta in più. Il rammarico è non aver regalato loro una vittoria ma ci proveremo domani”, ha detto l’allenatore della Fiorentina ricordando la rocambolesca gara di Conference League contro il Puskas Academia finita 3-3.
Come gestirà le forze con tre gare in una settimana?
“La rosa è molto competitiva e abituata a fare tre partite in una settimana e per quanto mi riguarda non ci sono gerarchie, quindi va in campo chi merita di giocare e chi dà il massimo e i ragazzi lo sanno. La cosa più importante è essere concentrati e recuperare le energie fisiche e mentali per la gara di domani”.
La Fiorentina affronterà un’altra neopromossa, cosa si aspetta?
“Le insidie in Serie A sono sempre dietro l’angolo. Affrontiamo una squadra neopromossa che vuole mettersi in mostra, con un bravissimo allenatore e con giocatori che si conoscono bene visto che non ha cambiato tantissimo. Ma noi abbiamo voglia di fare la nostra partita, vogliamo mettere in difficoltà il Venezia e fare punti. Vogliamo insomma fare la prestazione e vogliamo correggere le cose che non sono andati bene in coppa; in questi due giorni ci abbiamo lavorato molto”.
Approccio sbagliato: come si corregge?
“L’approccio non è stato dei migliori soprattutto in coppa e dobbiamo migliorare, è compito mio lavorare su questo aspetto mentale perché non si può partire con uno svantaggio. Alla squadra chiedo intensità , prestazione, atteggiamento di squadra e di applicare i nostri principi di gioco, certo ci vuole un po’ di pazienza perché è un percorso di crescita che stiamo facendo tutti insieme. Sono principi nuovi, ma vedo applicazione”.
Kean è tornato al gol, quanto è importante?
“Moise lo abbiamo voluto a tutti i costi e io sono felice di allenarlo perché è forte. Lui è arrivato con entusiasmo, carica ed energia positiva e grande umiltà e questo si vede in campo, sia quando gioca dal primo che quando subentra e questo è l’atteggiamento che voglio da tutti perché dobbiamo diventare un gruppo solido e coeso”.