Antonio Conte non è soddisfatto e ci mancherebbe altro. Il suo Napoli ieri sera ha fatto una fatica terribile nei 32esimi di Coppa Italia: si giocava in casa, al “Maradona”, ma gli Azzurri non sono riusciti a battere il Modena nei ’90 regolamentari e l’hanno sorpassato solo ai rigori, grazie alle prodezze di Meret.
Cosa non ha funzionato della squadra? Sicuramente come dice anche Conte, manca qualcosa lì davanti. Ma c’è anche molto altro da sistemare: il Napoli ha fatto molto possesso, ma con il 3-4-2-1 la fase di attacco ha insistito molto per vie centrali, dove la densità ha sfiorato spesso l’ingorgo e dove gli uomini che dovrebbero creare superiorità saltando l’uomo (Kvara e Politano) hanno fatto poco, così come chi doveva finalizzare (Raspadori e Simeone).
Sul modulo Conte però si difende subito. “L’anno scorso – ha detto nel post partita – hanno giocato con il 4-3-3 e sono arrivati decimi prendendo 48 gol. Penso che con questo sistema diamo più copertura a Kvaratskhelia e Politano, i quali non cambiano il loro modo di giocare potendo non dare punti di riferimenti agli avversari venendo dentro al campo. Ci sono poi gare come queste in cui hai sempre la palla ma sotto porta non sei lucidissimo. Loro hanno fatto la partita che dovevano fare. Politano e Kvara devono riempire l’area, lo stesso Anguissa si può inserire. Dobbiamo continuare a lavorare, avremmo voluto dare qualche gol in più ai nostri tifosi. C’è tanto da lavorare, noi sul campo ma anche la società. Ci sono cose oggettive che non voglio andare a sottolineare”.
Sugli attaccanti a disposizione: “Raspadori e Simeone hanno fatto il loro lavoro, li abbiamo però spesso lasciati soli in area non lasciandoli fare il loro lavoro. Il Modena difendeva con tanti uomini e oggi non possiamo giudicare la loro prestazione. Sono giocatori che mi piacciono e li considero importanti per noi per affrontare la stagione e stare in rosa. Poi ci sono cose oggettive sulle quali non possiamo fare finta di niente”.
Infine sul mercato Conte ha concluso: “Mi sono messo a completa disposizione della società, sapevo la situazione che trovavo e sul mercato hai dei paletti a livello del costo del giocatore o dell’ingaggio. Molti calciatori non vengono qua perché non giochiamo le coppe. Io voglio il bene del Napoli e cercare di rinforzare la rosa perché ne abbiamo bisogno. Poi quello che accadrà non lo so, oggi è stato un bel bagno di realtà”.