Tennis. Wimbledon, Sinner batte l’amico Berrettini e vola al terzo turno. Il Torneo di Wimbledon, anche noto come Wimbledon, è il più antico evento nello sport del tennis. Terzo torneo del Grande Slam in ordine cronologico annuale, preceduto dall’Australian Open e dagli Open di Francia e seguito dagli US Open, è l’unico Slam ad essere giocato sull’erba. Jannik Sinner è uscito vincitore dal derby con Matteo Berrettini al secondo turno di Wimbledon 2024 dopo tre ore e 43 minuti di altissimo livello. L’altoatsino ha prevalso nei primi due set, entrambi al tiebreak: 7-6(7-3) e 7-6(7-4). Il romano si è aggiudicato il terzo per 6-2. Quarto e decisivo set per Jannik ancora al tiebreak 7-6(7-4). (Continua a leggere dopo le foto)
Al termine di un match intenso e vibrante, una battaglia di nervi e non solo di colpi, come si addice ad ogni derby, è Jannik Sinner ad aggiudicarsi la sfida tutta italiana contro Matteo Berrettini, che gioca alla pari ma cede in quattro set: prosegue, dunque, la marcia del n.1 al mondo sui prati dell’All England Club, dove nel terzo turno lo attende il serbo Miomir Kecmanovic. Dopo la partita Sinner ha poi raccontato altri dettagli sul saluto a fine partita con Matteo: “Mi ha fatto un bell’in bocca al lupo per il proseguio del torneo e ha detto di andarmi a prendere Wimbledon, ci proverò. Una cosa è certa: è bello rivedere giocare Berrettini a questi livelli. E’ stato un match di un livello molto più alto di un normale secondo turno, putroppo i sorteggi non li possiamo controllare. Abbiamo iniziato la partita con un sorriso, abbiamo finito più o meno allo stesso modo. So che Matteo continuerà a giocare così e so già che salirà tantissimo in classifica. Lui sull’erba è veramente tanto forte. Speriamo di giocare altre volte match così, magari più avanti nel torneo. E’ stata molto dura perché Berrettini ha servito benissimo. Sono stato felice di aver vinto in quattro set. Purtroppo ho fatto qualche errore all’inizio del quarto set e ho fatto crescere la sua fiducia. I tie-break? Sono sempre momenti molto complicati, soprattutto contro Matteo che è un giocatore talmente forte sull’erba che ogni dettaglio può fare la differenza. Poteva succedere di tutto, lui in due su tre è andato avanti di un mini break che sono riuscito a recuperare subito. Sono stato bravo a rispondere e a servire molto bene in quei momenti decisivi”.