La curva del Milan in rivolta contro Pioli dopo la doppia sconfitta in Europa League contro la Roma. La squadra rossonera manca anche l’ultimo obiettivo stagionale. Adesso restano le ultime giornate di campionato, in cui il Milan non ha nulla da chiedere, se non il secondo posto che vale l’accesso alla Supercoppa Italiana. (Continua…)
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Milan, curva in rivolta contro Pioli
C’eravamo tanto amati è un film del 1974 con Nino Manfredi e Vittorio Gassman, ma potrebbe essere anche una frase perfetta per descrivere il rapporto tra Stefano Pioli e la curva del Milan. Il tecnico, capace di riportare lo scudetto a Milano, è stato a lungo l’idolo della tifoseria rossonera, tanto che per lui è stato inventato un coro (“Pioli is on fire“) divenuto famoso all’Italia e all’estero.
Adesso, però, la curva del Milan “chiede la testa” dell’allenatore dopo la doppia sconfitta in Europa League contro la Roma. La squadra rossonera in campionato non è mai stata in lotta per lo scudetto, anche perchè i cugini dell’Inter hanno letteralmente dominato la stagione. In Champions sono usciti ai gironi, approdando in Europa League. Adesso, però, anche l’ultimo obiettivo stagionale (la Coppa Italia era già sfumata) non è stato centrato. A fine stagione il rapporto tra Stefano Pioli e il Milan si interromperà.
Nel frattempo, la Curva si schiera contro il tecnico. A far da portavoce è Luca Lucci, storico capo della Curva Sud, che su Instagram scrive: “Caro Mister, desidero fortemente ricordarti come l’artefice di uno dei più belli scudetti della storia del Milan, ma poi si arriva al punto in cui inesorabilmente le strade si debbano dividere e direi che tutti noi tifosi abbiamo aspettato anche fin troppo!”.