Lo stretching è una della fasi dell’allenamento fitness più importante perché consente agli amanti dello sport di preparare i muscoli allo sforzo. Si tratta di una disciplina vera e propria che si può fare a corpo libero, piegando e flettendo gli arti e la schiena oppure tramite l’utilizzo di piccoli micro-attrezzi portatili che potenziano l’effetto allungante. In ogni modo rimane un momento fondamentale per riparare piccoli infortuni oppure prevenirli con intelligenza.
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Stretching con i micro-attrezzi
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Il più classico degli oggetti è il foam roller. Un oggetto che aiuta a massaggiare i punti dolenti e a riscaldarli con l’aiuto del materiale morbido e di una leggera pressione del corpo. Particolarmente indicato in caso di traumi è un oggetto ottimale per una lenta ripresa del movimento e delle funzionalità del corpo.
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Potrebbe invece sembrare un attrezzo di tortura anche se non lo è lo strumento divaricatore in metallo con gancio per cavigliere che aiuta l’apertura dei muscoli facendo una leggera pressione sugli arti.
Pedane e corde elastiche
Mirata è invece l’azione delle pedane fitness per l’allungamento del polpaccio, dei piedi e delle gambe. Pratica da spostare ha un grip antiscivolo che permette al piede di posizionarsi correttamente senza ulteriori scivolamenti.
Dopo pedane e rulli arriva invece il tempo di appendersi al soffitto con le corde da stretching che grazie al peso e alla forza di gravità allungano gradualmente i muscoli. Unica contraddizione? Dovete avere un gancio per appendere il vostro attrezzo di tortura.
Chiudiamo infine con gli attrezzi circolari come la yoga wheel che in vari posizioni funge da supporto per lo stretching di glutei e gambe mantenendo però in tensione anche gli addominali.
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Infine, se la vostra azione di stretching deve essere profonda, vi consigliamo la barra per allenamento componibile e smontabile a seconda delle esigenze. Qui le spaccate possono essere molto ampie. Da provare!
