Quattro lettere per un sogno; per molti il Surf è uno sport indissolubilmente legato all’immaginario cinematografico. E soprattutto a lidi lontanissimi dai nostri. Quelli della costa australiana di Bondi Beach o della West Coast californiana, dei Beach Boys e di Point Break, per intenderci. Eppure sono molti i surfisti nostrani. E molte le spiagge più facilmente raggiungibili anche senza svenarsi o dover affrontare lunghissimi voli intercontinentali. Ma un fondo di verità c’è, almeno a vedere quante star di Hollywood appaiono regolarmente sui tabloid e nelle cronache online mentre si rilassano tra le onde, con la loro tavola o con qualche amico, conquistate dalla sensazione di libertà che regala il mare.
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Attori e attrici, dall’Oscar alla tavola da surf
L’ultimo in ordine di tempo sembra essere Zac Efron, avvistato in azione in più occasioni e neo Baywatch nel film del 2017. Pare che il trentunenne di San Luis Obispo stia attualmente uscendo con Sarah Bro, ventitreenne nuotatrice olimpica danese con la quale a questo punto condividerebbe più di una passione. Ma la lista è piuttosto ricca. A partire da un paio di altri californiani. Come Sean Penn, nato a Santa Monica e surfista anche sullo schermo (in Fuori di testa del 1982), o James Franco, da Palo Alto, che arrivò addirittura a dichiarare di aver superato la depressione grazie all’Hip-Hop e al Surf. E Come Ben Affleck, fan delle onde hawaiane insieme alla ex moglie Jennifer Garner.
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Sarà stato lui a contagiare l’amico Matt Damon, originario dell’altra costa eppure pronto a scappare appena possibile. Anche per migliorare la sua tecnica, visto che dopo aver ammesso di esser quasi morto sulla tavola è stato lui a raccontare di dover ancora imparare a ‘leggere le onde’… Come visto lo scorso febbraio, quando la sua caduta in quel di Byron Bay (in Australia) ha fatto il giro del mondo. Da quelle parti è – ovviamente – di casa Chris Hemsworth, trasferitovisi nel 2014 con tutta la famiglia.
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Australia e Hawaii, paradisi per surfisti
Qualcosa che forse per ora sognano solamente altri suoi colleghi. Dall’inglese Orlando Bloom, iniziato al surf durante le riprese del Signore degli Anelli dalla ex moglie Miranda Kerr, al ‘virginiano’ Rob Lowe, fino ai texani Matthew McConaughey e Owen Wilson. Originari di uno Stato poco indicato alla bisogna, il primo aveva imparato a surfare nel 2006 per il film Surfer, Dude rimanendone conquistato, il secondo si è trasferito nelle Hawaii anche per questo, incurante dell’incidente del 2011 che gli era valso 24 punti di sutura.
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Le sirene di Hollywood sognano le onde
Le isole dell’arcipelago vulcanico del Pacifico centrale sono anche nella storia di Cameron Diaz, visto che nel 2007 furono teatro del suo viaggio con il campione di categoria Kelly Slater. Ma più che del possibile flirt, quella fu la conferma della passione dell’attrice per le onde – che già aveva – e che allora definì “una esperienza spirituale; la più vicina a Madre Natura, che per me è come Dio”. Un amore antico era anche quello di Helen Hunt, tale da ispirarle il Ride del 2014 scritto, diretto e interpretato… Un film “fatto per le madri, i figli, i padri, le figlie, i surfisti e la gente che si lascia andare e si ritrova”, come lo descrisse lei. Un amore che non si è affievolito – nel caso di Jennifer Lawrence – nemmeno dopo l’infortunio patito dopo anni di attività e che le causò una temporanea perdita di memoria.
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Storie di legami indissolubili, insomma, come quello della AnnaSophia Robb di Soul Surfer. Nel film del 2011 l’attrice di La fabbrica di cioccolato, Un ponte per Terabithia e The Carrie Diaries interpretava la surfista professionista Bethany Hamilton che nel 2003 perse il braccio sinistro in seguito all’attacco di uno squalo tigre. “Non lo capivo, prima – raccontò alla stampa, – ma ora è qualcosa che bramo!”. E se la Alice Cullen di Twilight Ashley Greene ricorderà per sempre la vacanza a Bali con Vanessa Hudgens e Austin Butle nella quale scoprì questa realtà, merita di essere citata la londinese (cresciuta a Barbados, nelle Piccole Antille) Minnie Driver. “Il surf è una parte necessaria della mia vita – ha detto, – è la mia chiesa”. Definitivo.
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