Avete mai sognato di nuotare con l’abilità di un pesce? Anzi, di una sirena? Ora potreste farlo veramente, iscrivendovi ad uno speciale corso acquatico. Si chiama mermaiding (mermaid – sirena) ed è una curiosa disciplina sportiva che sta prendendo piede anche in Italia, che prevede di nuotare indossando una coda da sirena, sia in piscina che in mare aperto.
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Mermaiding per tonificare il corpo e irrobustire i polmoni
La figura mitologica più ammaliante ha fatto parte del folclore sin da tempi molto antichi. Decantata, raffigurata e scolpita in numerose opere d’arte, narrata in tantissime storie e leggende. In ogni angolo del pianeta. Ci sono sirene nel folclore nordico, in quello centroamericano e nel sud-est asiatico: ovunque i popoli abbiano un rapporto con il mare, la figura mezza donna e mezza pesce è un elemento ricorrente. I più celebri navigatori del passato (incluso Cristoforo Colombo) hanno affermato di aver avvistato sirene durante le traversate oceaniche. Insomma, che la figura affascini non è una novità, né tantomeno una bizzarria contemporanea.
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Ma dal punto di vista sportivo, quali benefici apporta il mermaiding? Naturalmente trattandosi di uno sport acquatico permette di mettere al lavoro le articolazioni senza particolare sovraccarico. Inoltre, si nuota contraendo tutti i muscoli del corpo, anche se in maniera diversa rispetto agli stili tradizionali, garantendo la tonificazione e un aumento della flessibilità. Inoltre, il mermaiding prevede sessioni di apnea che migliorano la capacità polmonare, mentre il controllo della respirazione si unisce a tecniche di rilassamento. Il mermaiding si rivela quindi un’attività meditativa e calmante, condita di divertimento grazie alla componente ludica dell’indossare una coda di pesce. Il nuoto con la coda insomma migliorerebbe la forma fisica e sarebbe anche un ottimo antistress.
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