Prezzi in crescita, corse in diminuzione, ma la stagione si allunga! Questo – in estrema sintesi – quel che emerge dal report annuale stilato dalla piattaforma online di registrazione agli eventi RunSignup. Uno studio difficile da ignorare e uno sguardo molto più pratico e professionale rispetto a certi excursus sulle nuove tendenze del circuito ai quali avevamo assistito negli anni precedenti. E molto più serioso di quelli relativi alle mode e alle abitudini sbagliate delle quali sarebbe meglio fare a meno affrontando il meraviglioso mondo del running.
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Come cambiano le stagioni del Running
Correre è decisamente un business, ma anche per gli organizzatori degli eventi destinati ad appassionati e professionisti dell’ambiente? Da vedere. Il primo dato fondamentale che salta agli occhi è quello riguardante la partecipazione dei corridori, sostanzialmente stabile. Uno 0,1% in meno è quasi un successo, dopo un paio di anni in calo. Forse anche per il costante aumento dei prezzi di iscrizione alle varie corse, in particolare le maratone, passate da una media di poco più di 87 dollari a oltre 94.
Inevitabile, di conseguenza che molti degli eventi annuali organizzati, finiscano per esser disertati e costretti alla cancellazione. Come accaduto ad almeno il 6 percento delle corse con oltre 500 iscritti. Eppure, il mercato continua a essere ricco, “saturo” persino, tanto che la stagione ha finito per allungarsi. La conferma nei tanti eventi aggiunti al calendario durante l’estate e l’inverno, non i momenti preferiti per sottoporsi alla fatica di occasioni più o meno competitive. Eppure, evidentemente, che offrono più di primavera e autunno scenari e percorsi ideali per divertirsi senza pensare ai record personali.
Tanto Digital e più donne nel 2017 e nel 2018
Come detto, è interessante allargare il raggio dell’osservazione, troppo spesso concentrata solo sulle abitudini dei runner. Che nel 2017 erano emersi come completamente affascinanti e conquistati dall’esplosione di App dedicate alla corsa, dalla possibilità di fare network con gli altri corridori, anche attraverso un uso dei social molto mirato… per non parlare della ulteriore svolta trendy di abbigliamento e accessori per la corsa, e dal recupero della buona abitudine di scegliere con attenzione – e con l’aiuto di consulenti e strumenti adatti – la scarpa migliore per il proprio stile e il fondo preferito.
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Tendenze presenti, ovviamente, anche nell’anno successivo, lo scorso, quando l’offerta nel campo delle scarpe da corsa è cresciuta enormemente… Di pari passo con l’affidabilità e la specificità dei dati raccolti dalle App sempre più ‘pro’. E quando è diventato sempre più evidente il peso degli influencer nel settore e nella promozione di determinati brand. Come la Puma, che appoggiandosi a Selena Gomez, Cara Delevigne e New York City Ballet si è dimostrata tra le più attente alle donne runner.
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Cosa evitare e come migliorare l’esperienza?
In fondo, tutto è lecito in uno sport nel quale i suoi praticanti spesso inseguono il piacere fine a se stesso e la voglia di stare meglio con il proprio corpo. Meno lecite, semmai, sono alcuni sfoggi di creatività che forse lasciano il tempo che trovano, ancora oggi! Come le scarpe NOA senza tallone della valenciana FBR, certi inguardabili calzettoni sfoggiati sopra la calzamaglia, il tentativo di far diventare gli occhiali da corsa un accessorio di moda o il desiderio di farsi notare, magari approfittando di una maratona per dichiarare il proprio amore o… correndo nudi!
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Un consiglio reale, potrebbe essere invece quello di tentare nuove vie, soprattutto off road, come nel TrailRunning che sempre più persone sta raccogliendo. Oppure come quello che arriva dal Direttore Marketing di RunSignup, Johanna Goode, di studiare bene la storia di una corsa (e dei suoi organizzatori) prima di iscrivervisi, per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli e di unirsi all’eventuale coro di critiche o recriminazioni.
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