La resistenza è una componente molto importante del nuoto. Si tratta di uno sport durante il quale si ripetono gli stessi movimenti per lunghi intervalli di tempo, movimenti che mettono a lavoro tutti i muscoli del corpo e le articolazioni. Inoltre, la respirazione in acqua avviene in modo particolare, e spesso la si percepisce come più faticosa rispetto agli sport di terra. Insomma, sviluppare resistenza è fondamentale per riuscire a fare vasche avanti e indietro senza colpo ferire. Per chi è alle prime armi, o per chi riprende a praticare dopo un periodo di pausa, potrebbe essere proprio questo il tallone d’Achille.
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Come aumentare la resistenza
Per migliorare la resistenza nel nuoto il consiglio più ovvio, ma anche il più efficace, è quello di allenarsi con frequenza. La resistenza infatti si sviluppa col tempo, e con la pratica. Ma ci sono anche degli ‘esercizi’ e delle tecniche che si possono mettere in atto per perfezionare questo aspetto dell’attività sportiva in acqua. Di stampo fisico, ma anche psicologico. Per esempio, darsi degli obbiettivi: suddividendo l’allenamento in fase di riscaldamento, fase centrale e fase ‘defaticante’ si possono stabilire quante vasche fare per ognuna. Oppure, stabilire ogni quanto ci si ferma per recuperare. Alzando di volta in volta l’asticella della difficoltà. Dal punto di vista psicologico, darsi degli obbiettivi è altamente motivante e induce a non mollare anche quando la fatica si sta facendo sentire.
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Per quanto riguarda l’aspetto prettamente fisico, è innanzitutto importante nuotare con la giusta tecnica. A volte si commettono piccoli errori nei movimenti che finiscono per inibire la resistenza, perché rendono l’attività più difficile e faticosa. In questo caso è molto utile praticare il nuoto con la supervisione di un coach, o farlo almeno le prime volte per essere sicuri che i movimenti in acqua siano corretti. Inoltre, sono utili esercizi che irrobustiscono gambe e braccia, separatamente. Oltre ai classici stili, non dimenticate quindi di fare vasche con la tavoletta per allenare le gambe, e con il pullbuoy per allenare le braccia. Fate diverse vasche con l’una, e successivamente altre vasche con l’altro. Quando tornerete ad utilizzare tutti gli arti lo stile libero sembrerà una passeggiata.
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Infine, per quanto riguarda la resistenza in acqua è fondamentale la respirazione. Spesso si dice che in acqua occorre ‘spezzare il fiato’: durante le prime vasche sovviene infatti l’affanno, ma solitamente una volta che ci è ben riscaldati questa sensazione diminuisce. Respirare in maniera regolare, e in perfetta armonia con il movimento riduce notevolmente l’affanno e permette di nuotare più a lungo. Ogni stile richiede la sua respirazione, mettetela in pratica pedissequamente.
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