Garcia si è presentato sicuro di sé e pronto ad archiviare il capitolo Spalletti. De Laurentiis però mette pressione al tecnico
L’era Garcia è iniziata in punta di piedi, senza troppi clamori mediatici e un accoglienza della tifoseria abbastanza neutrale. L’addio di Spalletti non è stato ancora digerito, perché il tecnico era molto legato alla gente napoletana. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
La pressione di De Laurentiis
“Io sono qui per vincere trofei. Conquistare lo scudetto 33 anni dopo Maradona è stato bellissimo e faccio i complimenti a tutti, però ogni anno il Napoli deve giocare la Champions e provare a raggiungere successi” ha dichiarato il neo tecnico partenopeo nella conferenza stampa di presentazione. E mentre il presidente alza l’asticella parlando di vittoria in Champions, la pressione sul mister diventa già pesante a pochi giorni dall’arrivo. Senza dubbio De Laurentiis non è bravissimo a gestire questo tipo di situazioni, creando aspettative forse azzardate ancora prima di iniziare la stagione.
Mercato e l’ombra di Spalletti
C’è poi la questione mercato che risentirà anche delle eventuali partenze. Kim è diretto al Bayern Monaco, Osimhen ha molto mercato ma difficilmente partirà senza un’offerta folle. Sul piatto non ci sono proposte indecenti per l’attaccante e più passano le settimane più sarebbe difficile sostituirlo. Al netto delle cessioni, la società ha messo a disposizione una quarantina di milioni di euro, che potrebbero diventare più di 100 se dalla Baviera dovessero chiudere la trattativa per il coreano.
De Laurentiis ha portato Garcia a cena nello stesso ristorante in cui un mese prima c’era stato il litigio con Spalletti. Il rapporto è dunque iniziato all’ombra del precedente allenatore, ma questi dettagli non turbano affatto l’ex Lille. Nemmeno la piazza spaventa il nuovo mister napoletano, dato che è sempre stato abituato a confrontarsi con tifoserie calde, vedi Marsiglia e Roma. E se il carattere si misura dai fatti, basti rievocare una famosa risposta di Garcia ai giallorossi che lo contestavano al suo arrivo a Trigoria: “Siete dei laziali”. Se non è carattere questo…