Allenatore Napoli: l’anno sabbatico preso da Luciano Spalletti ha imposto una ricostruzione del progetto tecnico del club partenopeo all’indomani dello storico Scudetto
La vittoria dello Scudetto da parte del Napoli ha avuto un sapore agrodolce visto l’addio, praticamente all’indomani della festa, del proprio condottiero Luciano Spalletti che ha deciso di prendersi un anno sabbatico dal calcio. Una richiesta che il presidente campano De Leurentiis ha accolto senza troppi drammi, ma che ora impone in casa Napoli la selezione di un nuovo allenatore che possa non far rimpiangere il tecnico di Certaldo.
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Allenatore Napoli: da quaranta a tre
Dalla “lista dei quaranta” citata proprio da De Laurentiis, sarebbero ora rimasti tre i nomi nel lotto del Presidente azzurro, tre allenatori abituati al 4-3-3 ma dalle metodologie di lavoro anche totalmente diverse: Paulo Sousa, Christopher Galiter e Rudi Garcia. Tutti tecnici “giramondo” e stranieri abituati a sfide importanti e a piazze talvolta complicate da gestire anche a livello mediatico.
Paulo Sousa
La soluzione più logica anche banalmente per una questione di vicinanza: sono solo 80 infatti i chilometri di distanza tra Salerno e Napoli. Per il portoghese tuttavia l’ostacolo più arduo da superare è la clausola rescissoria da un milione di euro netto che ad oggi il Napoli non intende spendere per liberarlo dalla Salernitana. (CONTNUA DOPO LA FOTO)
I due francesi: Rudi Garcia e Galtier
Gli altri due profili, entrambi di nazionalità francese, hanno due curriculum molto diversi: da un lato Rudi Garcia, ex allenatore della Roma, ha già esperienza nel nostro campionato e la semifinale di Champions League centrata con il Lione nel 2020 ha accresciuto anche il suo status a livello internazionale. L’ultimo nome è quello di Cristopher Galtier, che ha recentemente annunciato l’addio al Psg dopo un solo anno, e tra i principali fautori del “capolavoro Lille” che ha portato alla vittoria del campionato appena nel 2021. I dubbi su di lui sarebbero più caratteriali, è descritto come “spigoloso”, e la convivenza con un presidente ‘fumantino’ come Aurelio de Laurentiis potrebbe anche non essere facilissima.