L’après ski, un’abitudine, un culto di massa, un momento di divertimento che unisce tutti gli sciatori e gli amanti della neve. Sì perché la vita di montagna non è come quella della città.
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Gli orari sono invertiti e anticipati in confronto a quelli della metropoli. Se la mattina ci si alza prestissimo per stare sulle piste, la sera la giornata non finisce alle nove, ma prima.
Quindi l’aperitivo della montagna è quel momento dopo la sciata che sa di divertimento, di lento scivolamento verso la vita notturna ma con eccessi ridotti rispetto alla vita del clubber e in linea con quanto previsto con uno stile di vita sportivo.
Quali sono quindi i punti fondamentali dell’aprés ski?
La location
Non importa che siate sulle Alpi più suggestive o in un luogo meno mondano.
Il locale dell’après ski deve essere il più vicino possibile alle piste. Perché deve funzionare da scivolo verso la sera e deve essere facile levarsi gli sci per abbracciare calore e una buona mangiata o bevuta.
No dress code elegante
Niente cambio e doccia per mettersi carini ed entrare in un locale. All’après ski l’abbigliamento indicato sono tuta e pantaloni da sci. Siamo a una serata tra sportivi non tra rigidi finanzieri.
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La calzatura top è il dopo-sci
Anche qui i tacchi per le signore e le scarpe di cuoio per i signori vengono lasciati a casa.
Invece largo a comodi dopo-sci come i classici moon boot o lo scarponcino con grip anti-ghiaccio e anti-scivolo.
Alcuni sportivi nemmeno si cambiano e rimangono con gli scarponi slacciati. Non ve lo consigliamo però come opzione, è un po’ scomoda.
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Essere rilassati
White collar, atteggiamento formale e abbigliamento costrittivo non sono invitati graditi al rito post-sciata.
Qui ciò che trionfa è l’atteggiamento rilassato e aperto. Ricordatevelo.