La peggior trasferta dell’anno. La Juventus, appena scalzata dall’Inter in vetta alla classifica, giocherà sabato sera all’Olimpico contro la Lazio, un giorno dopo l’anticipo dei nerazzurri contro la Roma. Potenzialmente, i bianconeri potrebbero ritrovarsi a -4 dalla squadra di Conte, con un turno difficile lontano dallo Stadium. Sì, perché la Lazio è l’unica squadra, insieme alla Juventus, a non aver mai perso in casa: cinque vittorie e due pareggi (i campioni d’Italia hanno una vittoria in più e un pareggio in meno). I biancocelesti però hanno segnato più di tutti sul terreno amico, 21 reti. E hanno anche la miglior difesa interna (con Napoli e Inter): appena sei gol incassati.
A livello generale si sfideranno il miglior attacco, quello della Lazio (33), e la miglior difesa, quella della Juventus (12). Riflettori ovviamente su Ciro Immobile: ha già segnato 17 volte, è in corsa per la Scarpa d’Oro e per il record di gol messi a segno in un campionato di Serie A, dal collega e rivale Gonzalo Higuain.
Il centravanti campano, tra l’altro, è un ex. Acquistato 17enne (era il 2007) per 80mila euro dal Sorrento, segnalato da Ciro Ferrara, ha vinto un Viareggio nel 2009 (bis nel 2010), debuttando in prima squadra nello stesso anno, il 14 marzo, in un Juventus-Bologna (4-1), subentrando nel recupero a Del Piero. Il 25 novembre 2009 ha esordito in Champions, sempre al posto dello storico capitano, nella sconfitta col Bordeaux (2-0). In tutto, in prima squadra, ha giocato 5 volte senza mai segnare. Adesso, invece, è in corsa per diventare il miglior marcatore nella storia della Lazio.
Sarri: “Spero che il sorpasso ci motivi”
Secondo posto alle spalle dell’Inter. Per Maurizio Sarri, il bicchiere mezzo pieno: “Spero che il sorpasso in classifica abbia un effetto benefico – ha detto durante la conferenza stampa della vigilia -. Avere una squadra davanti può diventare un grande stimolo per noi per fare tanti punti”. A cominciare dalla sfida con la Lazio: “È un turno con un livello di difficoltà elevato per tutte le squadre di alta classifica, per questo saranno punti pesantissimi. La Lazio ha fatto 18 punti nelle ultime 6 gare, con una media di 3 reti a partita. Lascia la sensazione di poter essere la squadra capace di inserirsi nella corsa scudetto”.
Dybala con CR7, rischia Pjanic
Il problema, semmai, è l’infermeria. Out Khedira e Ramsey, Pjanic è alle prese con la febbre. “Non sono contento degli infortuni in mezzo ma ci sono momenti della stagione in cui succede. Rabiot sta meglio, deve ritrovare il top della condizione ma dal punto di vista medico pare risolto”. Tornerà titolare Matuidi, mentre l’altra maglia se la giocheranno Emre Can e Bentancur. Il primo “non è un giocatore dimenticato anche se è rimasto escluso dalla Champions. Sa che se fa bene sarà tenuto in grande considerazione in campionato”. Il secondo “sta diventando importante, ha qualità fisiche di altissimo livello e buona tecnica. È destinato a una carriera importantissima. Negli ultimi anni ha segnato molto poco, se fa quest’ultimo passo il futuro sarà suo.
Pochi dubbi in attacco, dove Dybala è diventato insostituibile e Cristiano Ronaldo è intoccabile. Fuori Higuain, alle loro spalle ci sarà Bernardeschi. “Senza Douglas Costa è difficile pensare al 4-3-3 e il momento di grazia di Dybala è uno dei motivi per cui abbiamo scelto di passare al 4-3-1-2. I fischi dello Stadium a Bernardeschi? È un ragazzo sensibile e questo si nota nella differenza di sicurezza che mostra nelle partite in casa e trasferta. Questa cosa gli sta pesando addosso. Non dobbiamo farci condizionare, il mio compito è accompagnarlo, non farlo riposare”.
Inzaghi: “La Juve sarà arrabbiata”
A chi gli fa notare il momento poco brillante attraversato dalla Juventus, Simone Inzaghi mette le mani avanti: “Squadra in difficoltà? Non credo, ha vinto 8 scudetti, è l’unica imbattuta in Europa, sarà arrabbiata per l’ultimo pari. Sarebbe prima in classifica se non ci fosse un’Inter così in palla. È la più forte d’Italia, ma noi siamo la più in forma. Sarà una bellissima sfida. Vincendo saremmo in corsa per lo scudetto? Ci vuole equilibrio, nel calcio in un attimo si passa dalle stelle alle stalle”. E sull’accostamento in estate alla panchina bianconera: “Normale che faccia piacere. In quel momento, dopo la Coppa Italia, dovevo riflettere. Non ho parlato con nessuno, dovevo essere convinto di ricominciare nel migliore dei modi. Nella mia mente c’era solo la Lazio”.
Una chance per Caicedo?
Squadra che vince non si cambia, ma Inzaghi dice di pensare a giocarsi la carta Caicedo. “Se può cambiare qualcosa nella Lazio a livello tattico? Ho dei dubbi in testa, ho mischiato i giocatori ieri. Caicedo sta molto bene ed è un’opzione che mi tengo stretta in avanti sino alla fine”. Il sacrificato sarebbe Correa.
Lazio (3-5-2): Strakosha; Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic, Leiva, Alberto, Lulic; Correa, Immobile.
Juventus (4-3-1-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi; Dybala, Ronaldo.