La Juventus uscita dalla sfida con il Napoli non ha mostrato solo limiti tattici, ma ha evidenziato somiglianze fin troppo nette con la gestione precedente. Luciano Spalletti ha finito per ricalcare Igor Tudor sia nelle scelte tecniche sia nelle valutazioni sul mercato, generando un parallelismo che oggi pesa più di quanto a Torino si aspettassero.
#Spalletti si gioca tutto o quasi ⚪️⚫️
— JuventusNews24.com (@junews24com) December 9, 2025
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Senza Vlahovic, Spalletti ha preferito non utilizzare né Jonathan David né Lois Openda, rimasti in panchina. Il tecnico ha ricordato in conferenza come Openda sia stato “pagato 45 o 50 milioni di euro”, sottolineatura che suona come un messaggio interno. In campo, però, ha snaturato Yildiz in un ruolo da falso nueve che non gli appartiene, e il gol del pareggio è arrivato solo quando il turco, grazie all’ingresso di David, è tornato trequartista. (continua dopo la foto)

Una scelta che ricorda da vicino la bocciatura tecnica del mercato estivo già vista con Tudor. L’ex allenatore aveva parlato di “mercato complicato” e aveva evidenziato come altrove fossero stati presi profili richiesti dai tecnici, lasciando intendere che alla Juve non fosse successo.
Le statistiche amplificano il confronto. Dopo otto partite, la Juve di Spalletti viaggia sugli stessi ritmi della Juve di Tudor dopo undici giornate. La media punti è di 1,6 contro l’1,5, mentre l’attacco segna 1,5 gol a gara contro gli 1,4 della gestione precedente. Differenze minime, che non bastano a ribaltare la percezione. (continua dopo la foto)

In difesa Spalletti concede molti meno tiri, 8,5 a partita rispetto ai 14,1 di Tudor, ma resta invariato il dato più pesante: un gol subito a match di media. Anche qui, dunque, progressi relativi e una fotografia che lascia irrisolto il vero nodo.
La sensazione è che, al netto dei nomi, il punto resti lo stesso: per Spalletti come per Tudor la rosa non convince. Le esclusioni di Openda e David e la gestione di Yildiz lo ribadiscono, mentre i numeri non offrono alcun appiglio per cambiare narrazione. La Juventus continua a cercare un’identità e, soprattutto, risposte dal mercato che ancora non arrivano.
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