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Carlo Ancelotti parla del suo “sogno Mondiale” e rivela il segreto di Modric

Carlo Ancelotti si gode la vita a Rio de Janeiro, come primo italiano a rivestire la carica di Ct del Brasile, e in un’intervista con la Gazzetta dello Sport non nasconde la soddisfazione per il suo percorso personale e professionale. Intervistato da Cbs Sports, il tecnico racconta di un’esperienza nuova e stimolante, tra lavoro, famiglia e il sogno di una finale mondiale che coinvolga l’Italia.

Ancelotti descrive un ambiente molto diverso da quello dei club: “Abbiamo un gruppo di veterani serio e rispettato. I giovani si adeguano con entusiasmo. C’è disciplina, compagni che tirano il gruppo e un grande ‘compañerismo’. Mi ricorda i tempi della mia Roma con Liedholm, quando la cultura condivisa univa la squadra”.

Il tecnico sottolinea anche l’importanza della famiglia: suo figlio Davide Ancelotti gioca nel Botafogo e Carlo ammette: “Faticoso, soffro come tutti i genitori, ma è bello averlo qui“.

Parlando della nazionale verdeoro, Ancelotti sottolinea: “Abbiamo veterani di livello e giovani di qualità. La pressione qui è passione pura, la gente vuole vincere il Mondiale, la sesta Coppa per il Brasile. L’idea che il tifoso brasiliano valuti solo il bel gioco è falsa: vogliono risultati concreti, come nel 1994 e nel 2002″.

Non manca un pensiero all’Italia: “Dovrà passare dagli spareggi per qualificarsi, ma ce la farà. E perché non sognare una finale Brasile-Italia? Sarebbe emozionante per tutti, italiani, brasiliani e per me in particolare”.

Ancelotti: “Sogno una finale fra Italia e Brasile”

Ancelotti analizza anche il calcio europeo e italiano: “La Serie A è equilibrata. Inter e Napoli davanti, Roma, Milan e Juventus comunque lotteranno fino alla fine. Il segreto di Modric? Rimane a livelli altissimi grazie a un mix di genetica e serietà professionale, semplice. Ha uno standard che pochi possono mantenere“.

Commentando il Milan e il derby, il tecnico evidenzia: “Milan e Inter sono squadre molto solide. Il Derby sarà equilibrato. L’Inter è la squadra più europea, vince in Champions e mantiene continuità. Marotta è un dirigente capace, ha fatto un grande lavoro“.

Sul nuovo formato del Mondiale, Ancelotti vede il lato positivo: “Dà più popolarità e visibilità, aumenta il bacino di appassionati. Le favorite restano Francia, Spagna, Inghilterra, Germania, Argentina e Portogallo, ma con 48 squadre ci saranno sorprese. Bisogna prepararsi a tutto”.

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