Gaetano Miccichè lascia la presidenza della Lega Serie A. “Desidero annunciare, con questa dichiarazione, le mie immediate dimissioni dalla carica di presidente della Lega Serie A. Le indiscrezioni di oggi apparse sui giornali relative alla chiusura dell’istruttoria sulla mia nomina avvenuta venti mesi fa e al suo possibile esito sono inaccettabili e mi impongono questa decisione” dice Micciché in una nota.
Nell’ottobre scorso la Procura della federcalcio aveva aperto un’indagine sulla regolarità del voto dell’assemblea di Lega del marzo 2018, guidata dall’allora commissario Giovanni Malagò, nella quale fu eletto presidente Miccichè. “Sono stato chiamato in Lega con dichiarazioni unanimi di voto e gli ho dedicato molto tempo ed energie. Ho trovato una Lega commissariata completamente disorganizzata e che non aveva nemmeno la parvenza di una realtà efficiente. Tutti insieme, perché nessuno ha sollevato la benché minima obiezione in 20 mesi e le delibere che abbiamo preso sono state tutte all’unanimità, abbiamo preso una serie numerosa di iniziative che andavano nella giusta direzione”.
E ancora: “Ci tengo ad evidenziarle: introduzione di nuovi criteri di rispetto di comportamenti e regole con l’obiettivo di operare nella ricerca dell’interesse generale; gestione della crisi relativa ai diritti 2018/2021 assegnati a Mediapro, rilevatasi inadempiente contrattuale e conseguente decisione di risoluzione del contratto; nuovo bando di gara, in prossimità dell’inizio del campionato, con eccellenti risultati ed offerte molto superiori a quelle precedentemente ricevute ed arrivo di nuovo operatore Dazn che oggi comunque rende più competitivo il mercato; analisi, gestione e spesso risoluzione di numerosi contenziosi del passato; ripristino di una corretta governance della Lega con l’elezione dei consiglieri, dei consiglieri federali e del collegio dei revisori; nomina dell’Amministratore Delegato, dopo diversi mesi di stallo ed incertezze e nonostante le difficoltà derivanti da uno statuto che non consente di operare compiutamente secondo regole di normale corporate governance; negli ultimi 16 mesi il consiglio si è riunito 22 volte (una volta ogni due/tre settimane) per esaminare e discutere di ogni accadimento gestionale”.
“Inoltre – prosegue Miccichè – tutte le decisioni sono state sempre assunte all’unanimità, dimostrando una grande capacità di dialogo e di condivisione delle scelte. L’Assemblea dei soci, dopo il mio insediamento, si è riunita 21 volte ed ovviamente è sempre stata informata di tutto, anche di argomenti che non erano sottoposti a delibere assembleari. È stato presentato, circostanza del tutto innovativa per la Lega, un dettagliato piano industriale, regolarmente approvato e che contiene le linee guida ed i budget per i prossimi anni; si è dato corso a tutta una serie di iniziative concrete nei confronti della pirateria, con importanti seppur ancora parziali successi -sottolinea-. Mai sinora si era operato fattivamente in tale senso e ricordo che il danno per il mondo del calcio è ingente; siamo stati artefici di iniziative anti razzismo con azioni tuttora in corso di realizzazione; abbiamo tenuto una posizione chiara, definita, nei confronti di nuove iniziative internazionali relative al futuro delle coppe europee, rappresentando comunque il nostro pieno supporto alla ricerca delle migliori soluzioni che guardino al futuro del nostro calcio”.
Tra le iniziative poste in essere “sull’area dei ricavi si è avviata l’attività (come da piano industriale) per sviluppare le nostre presenze internazionali, con eliminazione di diversi intermediari, per ottimizzare la vendita dei diritti esteri e la ricerca di nuovi sponsor. Questa è l’area che vede la Lega Italiana con maggiore gap da colmare con le altre principali leghe internazionali”. E poi ancora: “Con due anni di anticipo si è avviata la procedura per ricercare la migliore soluzione per la vendita dei diritti nazionali e sono in corso alcune trattative per verificare le diverse opportunità operative che il mercato può offrire; si è dato corso (sempre come da piano industriale) all’inserimento in Lega di nuove figure professionali, stabili, che assicurano ed assicureranno la capacità di internalizzare ed anche migliorare parte delle operatività che oggi vengono svolte all’esterno, spesso con aggravio di costi ed incertezze nei tempi di realizzo; si è ripreso un dialogo con tutte le altre componenti e tutti gli stake holders ridando dignità e ribadendo il ruolo fondamentale ed imprescindibile della Lega A per lo sviluppo di tutto il movimento calcistico nazionale”
“In poche parole, ho lavorato in questi mesi alla trasformazione del calcio, aggiungendo ai valori agonistici e sportivi, quelli di credibilità societaria, economica e prospettica. Ciò è indispensabile e propedeutico per l’arrivo di nuovi seri investitori, nuove grandi corporation in qualità di sponsor, nuova credibilità nei mercati finanziari. Una trasformazione che ha anche l’obiettivo fondamentale di avvicinare le famiglie e gli appassionati al mondo del calcio e dello sport in generale. Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato con me e i giornalisti che mi hanno seguito con professionalità”, conclude Miccichè.