Servono rinforzi. Il secondo tempo dell’Inter contro il Brescia ha mostrato diversi giocatori in debito di ossigeno, complici i tanti impegni ravvicinati. Se in attacco la soluzione Esposito è riuscita a tamponare l’emergenza nata dopo il lungo stop di Sanchez, in difesa e a centrocampo sembra che i nerazzurri abbiano bisogno di intervenire sul mercato. A partire dalla sessione di gennaio.
Conte, messaggi per Marotta
Lo aveva detto dopo il 2-2 col Parma, lo ha ribadito dopo la vittoria di Brescia. “Giocano sempre gli stessi. In questo modo aumenta il rischio di farsi male e sono preoccupato. Sette partite in 20 giorni non le ho viste fare a nessun’altra squadra, mi sembra molto strano”. Parole di Antonio Conte, che mette il carico dopo quelle di Beppe Marotta, rilasciate qualche giorno fa a margine dell’assemblea degli azionisti. Secondo l’ad, “questa squadra è assolutamente in grado di rispecchiare gli obiettivi, non siamo nella situazione di dover aspettare il mercato e auspichiamo che rientrino velocemente gli infortunati”. L’allenatore però non sembra soddisfatto: “Se Marotta mi ha rasserenato? Non ne ho bisogno, abbiamo fatto 25 punti e stiamo portando la macchina al massimo dei giri. Ma se siamo primi non dobbiamo pensare che è tutto ok. Dobbiamo migliorare se vogliamo fare qualcosa di importante”.
Un acquisto per ogni reparto
Non è da escludere che quelle dell’amministratore delegato siano parole di circostanza. Giusto proteggere la squadra, responsabilizzandola ed evitandole alibi, promettendo nuovi arrivi. Anche perché Handanovic e la difesa, riserve comprese, non preoccupano. Godin sembra indietro per via del modulo e proprio per questo piace Jan Vertonghen. Il belga, però, si può strappare al Tottenham a parametro zero a fine stagione (ha 32 anni, i nerazzurri avrebbero già offerto un triennale a partire dal primo luglio 2020).
In attacco si punta sull’esplosione di Lautaro Martinez al fianco di Lukaku, dunque inutile andare a caccia di soluzioni che rischierebbero di oscurare gli investimenti. Anche perché Sanchez, Politano ed Esposito garantiscono un turnover all’altezza. È spuntato il nome di Thomas Muller del Bayern Monaco, ma in Baviera dicono di non aver ricevuto offerte. Sullo sfondo la suggestione Ibrahimovic, ma l’età e l’ingaggio sconsigliano fortemente l’operazione.
La ricerca di un grande centrocampista
La sensazione è che si proverà a fare qualcosa a centrocampo. Lazaro può partire, a destra convince di più la coppia D’Ambrosio–Candreva. Piace Darmian, ma il Parma difficilmente lo cederà a gennaio. In mezzo la situazione è più complicata. Sensi e Barella hanno convinto, Gagliardini e Vecino sono due buone alternative. Il problema riguarda il sostituto di Brozovic, sin qui spremuto partita dopo partita. Borja Valero è in là con gli anni e non può sostenere i ritmi del gioco di Conte. Via lui, a Milano potrebbe arrivare un giocatore di alto profilo per provare a competere veramente per lo scudetto.
Al momento i nomi più gettonati sono tre. Il primo è quello di Ivan Rakitic. Quest’anno non sta brillando e accetterebbe di buon grado un trasferimento a Milano (tra l’altro su di lui ci sono anche i rossoneri). Il secondo è una vecchia conoscenza di Conte: Arturo Vidal, il guerriero protagonista ai tempi della Juventus. Entrambi giocano nel Barcellona, che ha messo gli occhi – da tempo – su Skriniar e Lautaro. La terza scelta è Nemanja Matic del Manchester United, che Conte apprezza da tempo. Costa complessivamente meno dei due blaugrana e non comporterebbe il sacrificio del centrale o del Toro. Anche perché grazie alle cessioni future di Icardi, Gabigol e Joao Mario faranno bene al bilancio e non renderanno necessaria una cessione importante già a gennaio.
Estate italiana
Oltre a Vertonghen, discorsi rimandati a fine stagione per quel che riguarda Federico Chiesa e Tonali. L’esterno della Fiorentina sembra perfetto per il gioco di Conte. La dirigenza ha dimostrato di vederci lungo investendo su giovani italiani di prospettiva (Sensi e Barella) e in estate potrebbe partecipare all’asta per l’attaccante viola.
Così come a quella, forse più affollata, per Sandro Tonali. Conte lo ha finalmente visto da vicino in Brescia-Inter e non si può dire che il centrocampista abbia deluso le aspettative. A gennaio, l’Inter potrebbe iniziare a imbastire la trattativa, magari con qualche prestito utile a Cellino nella corsa salvezza. La concorrenza è folta: Juventus, Napoli, le due squadre di Manchester solo per dirne alcune. Ma un centrocampo Barella-Tonali-Sensi sarebbe uno dei più interessanti del panorama europeo. Per la gioia di Roberto Mancini.