
Per settimane si è discusso della vicenda. Beppe Marotta ha dichiarato che l’Inter è stata colta di sorpresa dalla decisione di Simone Inzaghi di trasferirsi in Arabia. I dirigenti erano convinti di continuare con lui. Anche il comportamento dell’ex tecnico è stato oggetto di critiche diffuse.
Emergono novità sul passaggio di Simone Inzaghi all'Al-Hilal 🤯😱
— SpazioInter.it (@SpazioInter) June 17, 2025
A parlare, il CEO del club arabo, intervenuto alla BBC dopo aver già rilasciato alcune dichiarazioni a Marca negli scorsi giorni 🗣️#Inter #SimoneInzaghi #AlHilal pic.twitter.com/Y8OCvkFOHd
Al centro della questione ci sono state le dichiarazioni di Simone Inzaghi precedenti alla finale di Champions League, considerate da molti, anche all’interno dell’Inter, come inappropriate e destabilizzanti. Il tecnico ha sempre smentito queste accuse. Ora, però, un retroscena sorprendente che proviene dall’Arabia cambia le carte in tavola.
Il club Al Hilal rompe il silenzio, svelando che il trasferimento di Simone Inzaghi era già concordato prima della finale di Champions League persa dall’Inter contro il PSG. Questa rivelazione arriva con le parole di Esteve Calzada, CEO del club saudita, che ha raccontato alla BBC come l’accordo fosse già definito.

“Apparentemente improvviso, ma frutto di un lavoro intenso“, ha sottolineato Calzada. Inzaghi avrebbe chiesto di non formalizzare l’intesa prima della partita di Monaco di Baviera – conclusasi con un pesante 5-0 a favore di Luis Enrique e del PSG – per rispetto verso l’Inter e l’importanza dell’evento.
Secondo il dirigente dell’Al Hilal, l’accordo economico era già concluso: un contratto da 30 milioni di euro netti, una somma irraggiungibile per l’Inter e la Serie A. Questa versione appare in contrasto con quanto dichiarato da Beppe Marotta e dallo stesso Inzaghi, che avevano descritto la scelta come maturata “dopo la finale”.
Inzaghi, il retroscena che fa arrabbiare l’Inter
Inzaghi inizia ora una nuova avventura in Arabia Saudita, partendo dal Mondiale per club, con un debutto emozionante contro il Real Madrid il 18 giugno alle 21. “Non siamo qui per uno scambio di maglie o solo per la visibilità”, ha dichiarato Calzada, “ma per vincere. Puntiamo a riconquistare il campionato, quest’anno arrivare secondi non è stato sufficiente”.
Inzaghi è pronto a ripartire in un campionato meno prestigioso di quelli europei, ma con un ingaggio considerevole. Resta un retrogusto amaro riguardo a tutta la situazione, una percezione di inopportunità e mancanza di trasparenza da parte del tecnico.
I tifosi dell’Inter, ancora delusi dalla sconfitta europea, devono ora affrontare anche questo retroscena. Sicuramente l’immagine dell’ex allenatore ne esce compromessa, almeno dal punto di vista umano.
Leggi anche:
- Inter, Chivu parla chiaro: “Basta pensare al passato, vedrete subito qualche novità”
- L’Inter ha trovato un gioiellino: e al Mondiale per Club potrebbe partire titolare