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Non solo Haaland. Le cinque “stelline” che stanno illuminando la Champions

Si sa, la Champions è il banco di prova più importante tra le manifestazioni per club. Una competizione che certifica la differenza tra campioni e giocatori normali. Nell’edizione 2019/20, però, stanno brillando tanti giovani talenti che potrebbero rappresentare il futuro del torneo. Il norvegese del Salisburgo Erling Haaland, sei gol in tre partite, è già una certezza che infiammerà il prossimo mercato. Ma ecco altri cinque nomi da seguire con attenzione quest’anno, “stelline” che hanno impressionato grazie alle loro prime uscite europee.

Achraf Hakimi, il Real si morde le mani

Puntare sui propri giovani o lasciarli maturare altrove? Dilemma che non ha una risposta univoca. Certamente il Real Madrid, protagonista di un avvio di stagione altalenante, si sta mangiando le mani per non aver trattenuto Achraf Hakimi. Si tratta di un esterno difensivo classe ’98, cresciuto nella Cantera dei Blancos e passato in prestito al Borussia Dortmund nell’estate del 2018. Nonostante l’ottima annata in giallonero (3 gol e 7 assist tra tutte le competizioni), i madrileni hanno deciso di lasciarlo in Germania. Scelta discutibile, considerando i problemi del Real sulle fasce e la conferma di Hakimi su ottimi livelli (già a 4 gol, divisi equamente tra Bundesliga e Champions).

Dominik Szoboszlai, è rinata la scuola ungherese

Se dici Ungheria pensi al talento puro, un Paese che ne ha dati tanti al calcio. Da diversi anni la scuola ungherese ha ripreso a produrre calciatori apprezzati un tutta Europa, come il classe 2000 Dominik Szoboszlai. Si tratta di un centrocampista dotato sia sul piano tecnico che fisico, oltre a vantare un’ottima visione di gioco. Già dalla scorsa stagione si è conquistato un posto da titolare nelle file del Salisburgo: la stagione in corso può essere quella della consacrazione. Le prime settimane stagionali lasciano ben sperare: oltre a ben figurare nelle varie competizioni austriache, ha contribuito con un gol al rotondo 6-2 inflitto al Genk nel girone di Champions.

Direttamente dalla Coppa d’Africa: Krepin Diatta

Il calcio africano sta acquistando sempre più prestigio a livello internazionale. Lo conferma il livello della Coppa d’Africa andata in scena in estate, con giocatori di spicco delle più importanti squadre di club tra i protagonisti. Un torneo che è anche un trampolino di lancio per molti giovani. L’edizione 2019 ha visto tra gli astri nascenti del calcio africano Krepin Diatta: protagonista della cavalcata del Senegal fino alla finale (persa contro l’Algeria). L’esterno offensivo classe ’99, dal 2017 nelle file del Bruges, sta confermando nel club belga quanto di buono ha fatto vedere in nazionale. In Champions ha offerto buone prove, mentre in campionato ha inciso sia sul piano dei gol che degli assist.

Victor Osimhen: il Lille ha un nuovo Leao

La stagione del Lille è iniziata con una questione non da poco: sostituire Leao, attaccante passato al Milan. Il suo posto in squadra è stato preso da Victor Osimhen, reduce da una stagione molto positiva nel Charleroi. Nonostante l’arrivo in un campionato più competitivo come quello francese e l’occasione di disputare per la prima volta la Champions, il talento belga non ha patito questo salto. In campionato ha messo a segno 7 gol in 10 giornate, mentre in Champions sono arrivate solo delusioni a livello di squadra. Due sconfitte nelle prime due gare (anche se ha segnato un gol). Osimhen si candida ad essere l’ennesimo talento scovato e lanciato a grandi livelli dal Lille.

Tammy Abraham, una reazione da campione

Quando cadi devi avere la forza di rialzarti: un aspetto che fa la differenza nella carriera di un giocatore. L’inizio di stagione di Tammy Abraham, attaccante rientrato al Chelsea dopo il prestito all’Aston Villa, è emblematico in questo senso. Nella lotteria dei rigori della finale di Supercoppa Europea contro il Liverpool, la giovane punta ha fallito il tiro dal dischetto che ha consegnato il trofeo ai Reds. Un errore che ha suscitato l’ira sui social dei tifosi dei Blues, ma che non ha abbattuto il ragazzo. Abraham ha infatti reagito da giocatore navigato, partendo col botto sia in Premier League (8 gol in 9 giornate) che in Champions (con una rete ha contribuito alla vittoria sul Lille).

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