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Juventus e Milan, fra panchine, mercato, scatti e ritardi si profila un clamoroso “doppio passaggio”

Juventus e Milan pensano a ricostruire. Certe stagioni si chiudono con rimpianti, altre con rilanci. E la Juventus, nel suo piccolo, ha fatto entrambe le cose. Ha fallito con Thiago Motta, tecnico emergente a cui aveva affidato un progetto ambizioso, ma ha ottenuto almeno l’obiettivo Champions, seppur strappato all’ultimo respiro con un rigore sul campo di un retrocesso Venezia.

Risultato modesto, se si guarda al bilancio di mercato: -85 milioni, nessun trofeo, piazzamento peggiore rispetto all’anno precedente (4° invece di 3°). Eppure, a Torino hanno capito in fretta cosa non ha funzionato. La scelta è netta: zero rischi, basta esperimenti, dentro il vincente per antonomasia. Il ritorno di Antonio Conte è pronto, affiancato da un altro pezzo di juventinità: Giorgio Chiellini.

Un anno fa il Milan guardava la Juve con invidia: Thiago Motta era già sulla strada per Torino, e i rossoneri si affidavano alla scommessa Fonseca, snobbando proprio Conte per “scelta di linea”. Risultato? Il fallimento tecnico è stato totale. Fonseca ha steccato, Conceiçao è stato solo un passaggio di transizione, la stagione si è chiusa nel modo peggiore: fuori dall’Europa, con un ottavo posto che suona come un’umiliazione.

Nonostante una rosa forse non costruita con equilibrio, è difficile sostenere che il Milan valesse così poco. E il saldo di mercato rossonero (-70 milioni) rende ancora più amaro il crollo verticale rispetto all’anno prima (2° posto). E allora il “peccato originale” va cercato nella gestione della società.

Il Milan si aggrappa ora alla nomina di Igli Tare come nuovo Ds, svincolato da mesi ma arrivato solo adesso, a giochi fatti. Intanto, le piste Max Allegri (destinato al Napoli, sempre che non si intrometta l’Inter) e Vincenzo Italiano (che dovrebbe restare a Bologna) sembrano già sfumate. L’impressione? Che a Casa Milan si aspetti che gli altri muovano le pedine, per poi adattarsi. (continua dopo la foto)

L’amministratore delegato Giorgio Furlani ha promesso che questa sarà la settimana degli annunci. Ma il tempo stringe, le decisioni sono molte: sfoltire la rosa, decidere il futuro di Theo, Leao e Maignan, ricostruire uno spogliatoio lacerato. E, soprattutto, scegliere chi guiderà questa difficile ripartenza.

Nel frattempo, una notizia esplosiva agita il già teso ambiente rossonero: Theo Hernandez sarebbe in procinto di trasferirsi proprio alla Juventus. Secondo le indiscrezioni di radio mercato, il terzino avrebbe già parlato con Conte, vero regista di un’operazione che, se confermata, aprirebbe un altro fronte durissimo tra tifoseria e dirigenza.

La Juve riscatterà anche Kalulu, altro ex rossonero, a testimonianza di un mercato che a Torino si muove secondo una strategia precisa. Mentre a Milano regna l’incertezza, e l’incubo che quel nome scartato un anno fa – Antonio Conte – resti per sempre il più amaro dei rimpianti.

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