Provare a finire i campionati. O almeno le coppe. Il primo aprile calcistico più serio che mai sarà ricordato a lungo per la decisione della Uefa: sospese le amichevoli di giugno tra nazionali, ma soprattutto disputare anche a luglio e agosto le coppe europee. Anche se qualche campionato non dovesse ripartire. Quindi, Champions League ed Europa League si giocheranno. La decisione è stata presa nella riunione fra la Uefa e i segretari generali delle 55 federazioni per fare spazio ai calendari delle competizioni che si intendono portare a termine dopo la sospensione per l’emergenza Coronavirus.
Gravina: “Proveremo a giocare”
Più cauto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ai microfoni di Tmw Radio. “Nessuno oggi come oggi è in grado di fare previsioni finché l’emergenza terrà sotto scacco la società”. Una volta superata, però, si dovrà ripartire. E la priorità “assoluta è la conclusione dei campionati”. In primis per “definire gli organici ed evitare una estate piena di contenziosi legali”. Ma ovviamente servono dei piani alternativi, dato che non è scontato il ritorno in campo a stretto giro. Fino al 18 aprile ci dovrebbe essere il lockdown, “l’ipotesi è partire dal 20 di maggio o dai primi di giugno, potremo a luglio definire i campionati”.
Non si esclude comunque la possibilità di giocare oltre queste date. “Stiamo procedendo in diverse direzioni e ci sono due fattori: il primo è rispettare le ordinanze del governo e il secondo è l’opportunità che ci stanno dando Uefa e Fifa, di poter andare oltre il 30 giugno. Siamo attenti e rispettosi, oggi nessuno può fare previsioni, ma programmare è un dovere”. Gravina ha sottolineato poi come la Uefa abbia deciso di spostare le finestre per le Nazionali, liberando lo slot dal primo al 9 giugno. “Abbiamo ulteriore tempo per completare le manifestazioni nazionali. La finestra di fine maggio, fino al 15-31 luglio sarebbe quella che io individuerei, in modo da avere tutto il tempo per iniziare a programmare la stagione 2020-21”.
“La Juve non vuole lo scudetto a tavolino”
Sembra essere naufragata l’ipotesi di annullare il campionato, dato che si è “disputato per oltre due terzi. Ci sarebbe una grave ingiustizia che porterebbe ad una emergenza legale durante una emergenza epidemiologica”. Per Gravina, comunque, bisognerebbe decidere se assegnare o meno lo scudetto. Ma la Juventus non gradisce l’assegnazione d’ufficio”.
Senza dimenticare i discorsi relativi alle retrocessioni o alle qualificazioni alle prossime competizioni europee. “Non è il momento per questi ragionamenti, ma è chiaro che chi ha il diritto a partecipare ad un campionato diverso, parlo della Serie B, sarebbero le prime due, non certo la terza, che dovrebbe affrontare i playoff. Nessuno può rivendicare la promozione da terza in classifica. Farò di tutto per la definizione dei campionati in campo, una estate in tribunale non sarebbe un atto di grande responsabilità”. E sull’ipotesi di gare in campo neutro: “Non è una buona soluzione, ma è una idea su cui stiamo lavorando. Stiamo cercando di individuare quattro o cinque destinazioni”.
Allentato il fair play finanziario
La Uefa ha inoltre deciso un allentamento del Fair play finanziario. Il Comitato “ha sospeso le norme sulle licenze relative alla preparazione e alla valutazione delle future dichiarazioni finanziarie dei club, esclusivamente per la partecipazione alle competizioni Uefa 2020/21”. Come chiariscono fonti Uefa, per la prossima stagione non sarà necessario presentare il budget 2020/21, che sarà sostituito da altri controlli nel corso della stagione, ma resta valida la break-even rule e l’obbligo di pagare tutti i debiti internazionali.